È online la guida aggiornata “L’imposta di bollo sulle fatture elettroniche”, pubblicata sul sito dell’Agenzia delle entrate, nella sezione “l’Agenzia informa”, e sulla rivista FiscoOggi, che tiene conto delle nuove specifiche tecniche per la trasmissione telematica al fisco dei dati delle operazioni transfrontaliere.
SDI ANCHE PER LE OPERAZIONI TRANSFRONTALIERE. L’Agenzia delle entrate elabora per ogni trimestre solare le fatture elettroniche trasmesse al Sistema di Interscambio (SdI) e senza scarto, per determinare se, su tali fatture, è stato indicato correttamente l’assoggettamento all’imposta di bollo.
Se nei documenti elettronici emessi, utilizzando il tracciato della fattura elettronica ordinaria, per la comunicazione dei dati delle operazioni transfrontaliere verso operatori stranieri, è valorizzato a “SI” il campo “Bollo virtuale”, questi verranno considerati per il calcolo dell’imposta di bollo da pagare, e quindi entreranno a far parte dell’elenco A.
ELENCHI B SEMPRE PIÙ PRECISI. Al fine di fornire elenchi quanto più corretti possibili, è stato introdotto un nuovo criterio di esclusione dei documenti elettronici emessi al momento della formazione dell’elenco B, ossia quelli relativi alle e-fatture nelle quali il cedente/prestatore non ha indicato l’assolvimento dell’imposta di bollo, ma per le quali è previsto tale obbligo. La guida precisa che sono esclusi i documenti che, utilizzando il tracciato della fattura elettronica ordinaria per la comunicazione dei dati delle operazioni transfrontaliere verso operatori stranieri, riportano nel tag <CodiceDestinatario> il valore “XXXXXXX”.
Questa operazione è realizzata anche in vista del futuro obbligo, previsto dal 1° luglio 2022, in base al quale la trasmissione dei dati relativi a operazioni da e verso l’estero non verrà più fatta con il tracciato dati fattura, ma tramite l’utilizzo del tracciato della fattura elettronica ordinaria.
La guida aggiornata è disponibile in allegato.