di Franco Metta
Le imprese italiane che hanno fatto ricorso alla proroga dei prestiti ai sensi del decreto Cura Italia hanno ancora pochi giorni di tempo (entro il 15 giugno) per comunicare l’intenzione di prorogarla ulteriormente fino al 31 dicembre, come previsto dal DL Sostegni bis.
A differenza di come è avvenuto in passato la proroga non è dunque automatica e vale solo per la parte capitale del prestito. Dal 15 giugno occorre quindi riprendere a corrispondere almeno questa quota. La comunicazione all’istituto bancario che ha concesso il finanziamento va fatta per iscritto anche tramite posta elettronica certificata.
Le banche da parte loro dal 30 giugno riprenderanno a effettuare la valutazione sulla capacità di rimborso delle imprese che richiedono la proroga, perché da quel momento le moratorie di Stato non saranno più considerate un’eccezione alle disposizioni di carattere generale. Quindi un’impresa che fosse considerata in difficoltà finanziaria senza la concessione della proroga, obbligherebbe la banca a maggiori accantonamenti, e potrebbe vedersi riconoscere meno crediti in futuro.