Oltre 11 mila imprese nate da luglio ad oggi, il 50% in più rispetto a quello registrato nel secondo semestre 2020. Il rischio è che molti di questi imprenditori siano improvvisati e poco strutturati. Operatori che entrano nel campo dell’edilizia solo per usufruire dei vantaggi dei bonus edilizi, senza competenze e professionalità adeguate. Con rischi notevoli non solo di frodi e di mancanza di qualità degli interventi ma anche per la sicurezza dei lavoratori.
A lanciare l'allarme il Presidente dell’Ance, Gabriele Buia, sulla prima pagina de Il Sole 24 Ore in un ampio articolo a firma di Giorgio Santilli.
L'Associazione dei costruttori edili chiede da tempo un sistema di qualificazione obbligatoria per chi utilizza incentivi pagati dallo Stato. Solo imprese qualificate e organizzate possono garantire la realizzazione di interventi complessi su edifici pubblici e privati secondo standard e costi adeguati.