Durante l'Assemblea annuale, il presidente di Conflavoro, Roberto Capobianco, ha annunciato che Conflavoro Costruzioni ha siglato con Confsal il primo contratto collettivo nazionale di lavoro per le imprese edili, senza l'obbligo della Cassa Edile.
“Questo risultato è una risposta diretta e concreta alle richieste delle 10.000 imprese edili associate a Conflavoro che da sempre sperano in questo risultato. La Cassa Edile, ente di natura privata nato nel 1919, ha certamente svolto una funzione importante, garantendo il pagamento della tredicesima e delle ferie a quei lavoratori edili che avevano meno diritti e meno istruzione degli altri”, ha ricordato Capobianco.
“Ma sono passati troppi anni, il mondo è cambiato, l'edilizia è cambiata, ma la Cassa Edile è rimasta lì, gestendo ancora una triangolazione economica complessa e costosa. Con il nostro contratto collettivo, abbiamo trovato finalmente un equilibrio che consente alle aziende di eliminare questo costo inutile e di erogare direttamente ai lavoratori ferie e tredicesima come in tutti gli altri settori”, ha concluso il presidente di Conflavoro.
La nascita di Conflavoro Costruzioni
Ricordiamo che il 5 settembre scorso è stata data la notizia della nascita di Conflavoro Costruzioni, la sezione di Conflavoro per rappresentare, tutelare e promuovere le imprese dell’edilizia, con l’obiettivo di rivoluzionare il settore con una piattaforma contrattuale alternativa a quella attuale che ruota completamente intorno al complesso e costoso sistema delle casse edili.
Luciano Angeli, di Pistoia, è stato nominato presidente di Conflavoro Costruzioni. Vicepresidenti Giorgio Di Stefano di Trapani, Luca Maccioni di Monza, Paolo Ricciotti di Roma e Lorenzo De Santi di Firenze.
“Conflavoro è già un importante riferimento per il settore – spiegano il presidente nazionale Roberto Capobianco e Luciano Angeli – e rappresenta oltre 10 mila imprese edili da Nord a Sud, ciascuna delle quali manifesta gli stessi problemi legati a carenza di sicurezza e welfare, retribuzioni basse, troppi costi superflui e burocrazia asfissiante”.
“Oggi le casse edili costano alle aziende oltre un miliardo di euro l’anno: la nostra nuova piattaforma contrattuale restituirà metà di questa cifra alle imprese, da reinvestire in sicurezza e formazione, e l’altra metà ai lavoratori, che beneficeranno di maggiore welfare e retribuzioni più alte. La cassa edile, nata per gestire ferie e tredicesime in un’epoca ormai superata, oggi rappresenta uno strumento obsoleto e costoso. Le aziende edili, come avviene in tutti gli altri settori, possono gestire direttamente questi istituti contrattuali, risparmiando sui costi di gestione della triangolazione di denaro e semplificando i processi. È tempo di aggiornare il sistema, eliminando un ente intermedio non più necessario e garantendo al contempo una gestione più efficiente e trasparente. Questo è l’obiettivo di Conflavoro Costruzioni e del nostro nuovo CCNL”, concludono Capobianco e Angeli.