È consentito il rilascio delle attestazioni di qualificazione alle imprese che, in conseguenza degli eventi sismici del 2016 e della recente emergenza epidemiologica da Covid-19, presentino un patrimonio netto di valore negativo.
Lo afferma la prima sezione del Consiglio di Stato nel parere n. 804 del 4 maggio 2022 (Adunanza di Sezione del 27 aprile 2022).
“Il via libera del Consiglio di Stato ad Anac nella tutela delle imprese in crisi a causa del Covid ai fini della partecipazione agli appalti conferma i nostri sforzi per facilitare le aziende nel prender parte alle gare e aggiudicarsi i lavori pubblici. E’ un parere importante: le imprese vanno sostenute e non penalizzate”, commenta Giuseppe Busia, presidente dell’Autorità Anticorruzione.
"Anac ha sostenuto il principio che le imprese debbano poter partecipare alle gare per l'aggiudicazione dei lavori pubblici anche se con patrimonio netto di valore negativo a causa della crisi conseguente al Covid”, spiega Busia. “Gli obiettivi che il Paese si è dato con il Pnrr vanno sostenuti e portati avanti, superando vincoli burocratici ed eccessiva regolamentazione. Vanno salvaguardate l’economia e l’occupazione. Per questo abbiamo portato avanti l’idea di derogabilità del requisito di idoneità economico-finanziaria da parte dei soggetti esecutori dei lavori pubblici. Ritenevamo che tale deroga fosse giustificata, ed ora il Consiglio di Stato ci ha dato ragione”.
“Il meccanismo posto in essere al fine di scongiurare conseguenze dannose per le imprese consiste nella temporanea sospensione dell’applicazione nei confronti delle imprese colpite dalla crisi, delle norme del Codice civile che disciplinano la ricapitalizzazione delle perdite di esercizio e lo scioglimento della società”, conclude il presidente Anac.
IN ALLEGATO il parere del Consiglio di Stato.