Dopo la proposta legislativa, avanzata lo scorso luglio, di immatricolare dal 2035 solo auto a zero emissioni, bloccando quindi diesel e benzina, la Commissione Europea è ora in procinto di varare una nuova direttiva sulla svolta verde per gli immobili.
Dal 2033 la classe energetica minima degli immobili dovrà essere la C e le case potranno essere immesse sul mercato soltanto con l’impegno a raggiungere tale classe entro tre anni. La roadmap non si ferma qui. Entro il 2035 tutti gli immobili presenti nell’Unione dovranno rispettare i nuovi standard, il divieto di vendere o affittare immobili già dal 2027 per gli immobili con classe energetica E, dal 2030 quelli con classe D. Entro il 2050 infine tutti gli immobili dovranno poi essere a emissioni zero. Per ora siamo solo a livello di bozza, ma la direttiva dovrebbe essere presentata ufficialmente il prossimo 14 dicembre.
Se il provvedimento sulle auto ecologiche ha fatto tanto discutere, anche questo non sarà da meno. Le prime reazioni da Confedilizia non lasciano dubbi:
L’obbligatorietà della riqualificazione energetica oltre ad essere inaccettabile e costosa, è accompagnata da ulteriori, assurde, previsioni normative. Ci saranno evidenti ricadute anche di carattere sociale e sul mercato dal momento che tutti gli immobili privi dei requisiti subiranno una significativa svalutazione.
Una cosa però è certa: l’Italia con gli incentivi e i bonus edilizi ha intrapreso la strada giusta per ammodernare e rinnovare il patrimonio immobiliare, una direzione che ora non può più essere elusa.
Franco Metta