Il 13 e 14 giugno si è svolto a Milano il Forum UNI-CIG, una due giorni ricca di spunti e interventi in cui sono stati analizzati, tra gli altri temi, quello della sicurezza e dell’efficienza negli usi finali del gas.
In particolare, sono stati diffusi gli ultimi dati disponibili sugli incidenti da gas ed è stata presentata la statistica nazionale sugli incidenti da gas combustibili per il 2017, che presenta per il gas distribuito a mezzo reti (gas canalizzato), un numero di accadimenti incidentali in aumento rispetto all’anno precedente, mentre per l’utilizzo di GPL distribuito in bombole e piccoli serbatoi ha fatto segnare una situazione del numero totale di accadimenti praticamente invariata.
Per il gas canalizzato, in condizioni di leggera crescita dei consumi, gli incidenti con 140 eventi sono in aumento rispetto all’anno precedente (123), anche se il numero di quelli mortali, con 5 eventi, è dimezzato rispetto al 2016 (11). Per quanto riguarda le manifestazioni degli incidenti: sono aumentati (da 83 a 106) gli incidenti per i quali non sono stati registrati esplosioni, incendi o scoppi con diminuzione (da 5 a 4) dei decessi per intossicazione da monossido di carbonio.
Nel settore del GPL, risultano in lieve aumento gli incidenti registrati (da 124 a 127) e si registra un decremento significativo del numero dei decessi (da 34 a 9). L’andamento stagionale degli incidenti per il gas canalizzato è di seguito rappresentato. Nei primi tre mesi del 2017 (gennaio/febbraio/marzo) si sono verificati 65 incidenti (il 46% degli incidenti dell’intero anno) di cui 3 mortali (il 60%), con 159 persone infortunate (il 44%) e 3 decedute (50%); negli ultimi due mesi (novembre/dicembre) si sono verificati 42 incidenti (il 30%), di cui 1 mortale (il 20%), con 115 infortunati (il 32%) e 1 deceduto (il 17%). Nei mesi da aprile ad ottobre si sono invece verificati 33 incidenti (il 24% degli incidenti annuali), con 86 persone infortunate (il 24%), 2 deceduti (il 33%) e 1 mortale (20%).
L’analisi consente di individuare che in rapporto al 2016 i mesi più freddi coincidenti con l’utilizzo diffuso degli impianti termici hanno fatto registrare un aumento significativo del numero degli incidenti (+ 19), anche se in percentuale i pesi sono rimasti sostanzialmente invariati. Viceversa, sono leggermente diminuiti gli incidenti “estivi” (-2) con leggero maggior peso percentuale. Gli incidenti mortali si sono dimezzati nel periodo freddo (da 8 a 4) e ridotti a un terzo nei mesi estivi (da 3 a 1). Nel caso del GPL gli incidenti nel periodo invernale sono aumentati (da 63 a 75) mentre sono diminuiti i sinistri estivi (da 61 a 52). Gli incidenti mortali sono pari a 7 nel periodo invernale in riduzione rispetto ai 12 del 2016, ed 1 nel periodo estivo in raffronto agli 11 del 2016. Questi andamenti confermano per il gas canalizzato che i trend in miglioramento e in peggioramento si verificano generalmente nella stagione di massimo consumo ossia in inverno. Nel caso del gas canalizzato si conferma che la combinazione di inidoneità/assenza dell’impianto di evacuazione dei prodotti della combustione, rappresentano la causa principale degli incidenti che in questi casi comporta il rischio di intossicazione da monossido di carbonio (29% dei casi equivalenti a 40 eventi incidentali e 120 infortunati). Il malfunzionamento dell’apparecchio e/o l’installazione irregolare hanno altresì un ruolo rilevante nel provocare incidenti (27% dei casi equivalenti a 38 eventi incidentali e 105 infortunati).
ETICHETTA ENERGETICA PER L'INSTALLATO. Ai fini del miglioramento dell’efficienza energetica del parco macchine installato a livello domestico, Assotermica si sta facendo promotrice di un’iniziativa volta a sensibilizzare l’utente finale sull’argomento, che lo coinvolga su base volontaria e che per lui risulti del tutto gratuita.
La proposta è quella di introdurre una nuova etichetta energetica sul parco installato per rendere l'utente finale maggiormente consapevole del fatto di che tipo di apparecchio ha in casa, ovvero se altamente o mediamente energivoro, oppure no. E, nel caso tale apparecchio fosse tra quelli nelle classi arancione o rossa, che esistono e sono disponibili sul mercato apparecchi che gli permetterebbero di risparmiare notevolmente in bolletta e, al contempo, di inquinare molto meno.
L’etichetta seguirebbe pari pari l’impostazione di quella contemplata per i nuovi apparecchi, proprio per agevolarne la comprensione e per far sì che le scale di efficienza siano le stesse. Dove non sono presenti le informazioni che oggi sono richieste per legge per gli apparecchi nuovi, si utilizzano parametri di default che sono comunque presenti in letteratura.
Come si ottiene questa etichetta? Ad oggi, le opzioni sono ancora in discussione: o i fabbricanti decideranno di fornire, anche sul sito web a libero accesso, le classi di efficienza energetica dei prodotti che hanno immesso sul mercato in passato, oppure attraverso un software che verrà reso disponibile ad ogni soggetto. La stessa Assotermica sta mettendo a punto un proprio tool per rendere molto semplice e immediata la realizzazione di questa etichetta energetica.