France Invest e AFG hanno pubblicato i dati annuali francesi del private equity lato infrastrutture. Il capitale raccolto nel 2019 dai fondi francesi dedicati al comparto ha raggiunto i 15,6 miliardi di euro, in aumento del 7% rispetto all’anno precedente. Di questi, i quelli da operatori di private equity hanno subito un calo, attestandosi a 9,9 miliardi (-18%), mentre quelli raccolti da operatori di debito sono significativamente aumentati, raggiungendo i 5,7 miliardi, (+127%).
Per quanto riguarda il capitale di rischio, le principali fonti di raccolta risultano essere le assicurazioni, con un peso del 34% sul totale, i fondi pensione e le casse di previdenza (32%) e i fondi sovrani (17%, +148% rispetto al 2018). Con riferimento all’attività di debito, invece, l’89% della raccolta è imputabile ad assicurazioni (+128% rispetto all’anno precedente).
Il 2019 è stato un anno record per gli investimenti in infrastrutture lato equity (+83%), raggiungendo i 7,2 miliardi di euro (3,9 nel 2018), investiti in 161 imprese (+45%). I principali settori per numero di operazioni sono quelli delle energie rinnovabili (49%) e delle infrastrutture sociali (17%). Anche gli investimenti di debito in infrastrutture hanno registrato una crescita record (3,9 miliardi, +43% rispetto al 2018) in 106 società (+74%). I settori principali sono rappresentati dalle energie rinnovabili (41% del numero totale) e dai trasporti (22%). Al termine del 2019, il capitale gestito è complessivamente pari a 71 miliardi, di cui 44 miliardi relativi a fondi di equity e 27 a fondi di debito. Importante notare, infine, come quasi tutti gli operatori nel mercato considerino i requisiti ESG nella scelta degli investimenti (in particolare, l’88% rispetta i principi per investimenti responsabili). (fonte: www.aifi.it)