Sul Supplemento ordinario n. 20/L alla Gazzetta Ufficiale n. 95 del 24 aprile è stato pubblicato il decreto legge 24 aprile 2017 , n. 50 recante “Disposizioni urgenti in materia finanziaria, iniziative a favore degli enti territoriali, ulteriori interventi per le zone colpite da eventi sismici e misure per lo sviluppo”.
L'articolo 54 del provvedimento accoglie la segnalazione del Consiglio nazionale dei consulenti del lavoro fatta a Inps e Equitalia il 6 febbraio scorso in merito al Durc e alla rottamazione delle cartelle esattoriali, modificando la stortura segnalata dai Consulenti del Lavoro oltre due mesi or sono.
La relazione tecnica spiega che, tenuto conto dei tempi di realizzazione di un processo completamente automatizzato (incompatibili con la necessità di tempestiva gestione degli effetti derivanti dall’applicazione della norma), è stata individuata una soluzione che, riducendo gli interventi di adeguamento informatico, realizza il contenimento degli oneri da sostenere.
La soluzione richiede, in luogo di un processo automatizzato, un’attività prevalentemente manuale che consente una gestione a livello centrale (in sinergia con Inail) degli annullamenti dei Documenti rilasciati in presenza di istanza di adesione alla definizione agevolata. Detti annullamenti saranno effettuati sulla base della costante e sistematica trasmissione, in tempo reale, delle informazioni inerenti la regolarità dei versamenti da parte dell’Agente della Riscossione.
Il delineato processo gestionale prevede che, alle scadenze delle singole rate accordate, attraverso l’incrocio dei dati resi disponibili da parte dell’A della Riscossione, siano predisposte delle liste dei Documenti da annullare, previa conferma da parte della scrivente Direzione. Continuerà inoltre ad essere assicurata la comunicazione dell’informazione circa l’avvenuto annullamento, tramite PEC, ai soggetti richiedenti la verifica di regolarità contributiva.
Il sistema consentirà di monitorare, sempre a livello centrale, il processo gestionale degli annullamenti, escludendo ogni attività istruttoria da parte delle strutture territoriali dell’Inps e fermo restando che sarà necessario un impiego aggiuntivo di risorse interne all’Inps.
Tale attività sarà svolta con le risorse umane, strumentali e finanziarie già disponibili da parte dell’Istituto, in quanto si provvederà ad una diversa definizione delle priorità nell’ambito della pianificazione delle attività informatiche già programmate.
Per quanto concerne la visualizzazione dei Documenti annullati in una apposita sezione del sito internet di Inps e Inail, da aggiornare costantemente per consentire la conoscenza dell’intervenuto annullamento a chiunque, avendone interesse, abbia consultato il sevizio Durc On Line, verrà utilizzata la funzione di consultazione già esistente sul medesimo servizio che sarà opportunamente integrata con l’indicazione dei Documenti per i quali si è proceduto all’annullamento.
Qualsiasi sviluppo procedurale richiederà necessariamente il coordinamento con Inail dal momento che il servizio Durc On Line deve presentare uguali funzionalità nei portali di entrambi gli Istituti.
REGIME FISCALE DELLE LOCAZIONI BREVI. L'articolo 4 del decreto legge stabilisce l’introduzione di una ritenuta del 21 per cento, operata come cedolare secca, sui canoni di locazioni brevi di immobili residenziali.
Per locazioni brevi si intendono i contratti di locazione di immobili ad uso abitativo di durata non superiore a 30 giorni, inclusi quelli che prevedono la prestazione dei servizi di fornitura di biancheria e di pulizia dei locali, stipulati da persone fisiche, al di fuori dell’esercizio di attività d’impresa, o di arte e professione, direttamente o tramite soggetti che esercitano attività di intermediazione immobiliare, anche attraverso la gestione di portali online.
La ritenuta viene operata dai soggetti che esercitano la suddetta attività di intermediazione immobiliare.
Da un'indagine condotta dalla Guardia di Finanza di Venezia sull’attività di accertamento risulta che un soggetto su quattro di coloro che affittano la propria abitazione o una camera dichiara al fisco gli affitti percepiti. In base ai dati delle dichiarazioni dei redditi delle persone fisiche presentate nell’anno 2016, anno di imposta 2015, risulta un ammontare di canoni relativo alla locazione di immobili per periodi brevi di circa 221,1 milioni di euro per la quasi totalità assoggettati a cedolare secca all’aliquota del 21 per cento.
Si stima un ammontare di maggiore base imponibile su cui applicare la nuova ritenuta d’acconto di circa 663,3 milioni di euro (221,1 x 3). Applicando l’aliquota del 21 per cento, si stima una maggiore ritenuta di circa 139,3 milioni di euro.
In allegato il decreto legge 24 aprile 2017 , n. 50
Leggi anche: CNA: “300mila imprese rischiano il Durc se aderiscono alla rottamazione”