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In inchiesta finale due progetti CTI su diagnosi energetiche e generatori di calore

Il progetto UNI1604716 fornisce al REDE (REferente della Diagnosi Energetica) una procedura unica per l’esecuzione delle diagnosi energetiche degli edifici (ad uso residenziale, terziario o altri assimilabili)

martedì 19 novembre 2019 - Redazione Build News

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Interessano l’Ente federato CTI-Comitato Termotecnico Italiano due progetti di norma che si trovano in questi giorni nella fase dell’inchiesta pubblica finale UNI.

Terminerà la fase di inchiesta finale il 4 dicembre 2019 il progetto UNI1604716 dal titolo “Diagnosi energetiche – Linee guida per le diagnosi energetiche degli edifici”. Futuro rapporto tecnico UNI/TR, il documento costituisce una linea guida per l’applicazione della UNI CEI EN 16247-2 sulle diagnosi energetiche degli edifici: fornisce quindi al REDE (REferente della Diagnosi Energetica) una procedura unica per l’esecuzione delle diagnosi energetiche degli edifici (ad uso residenziale, terziario o altri assimilabili).

Il progetto fornisce indicazioni e modalità operative per:

- la raccolta e l’analisi delle spese energetiche e delle documentazioni tecniche disponibili,

- la definizione dei controlli e delle verifiche edili e impiantistiche,

- la definizione dei fattori di aggiustamento dei consumi fatturati,

- l’analisi dei servizi energetici e la costruzione dell’inventario energetico,

- il calcolo degli indicatori di prestazione energetica,

- l’individuazione di azioni di miglioramento dell’efficienza energetica,

- l’analisi costi-benefici,

- la valutazione della priorità degli interventi.

I servizi energetici dell’edificio considerati sono quelli che garantiscono il benessere degli occupanti e la fruizione da parte degli utilizzatori: climatizzazione invernale ed estiva, produzione di acqua calda sanitaria, ventilazione, illuminazione, trasporto (interno).

UNI1603305 “Misurazioni in campo - Generatori di calore - Parte 2: Apparecchi alimentati a biocombustibile solido non polverizzato” prescrive invece le procedure per eseguire in opera la misurazione del tiraggio per tutti gli apparecchi a biocombustibile solido non polverizzato, l’analisi dei prodotti della combustione e la misurazione del rendimento di combustione delle caldaie (UNI EN 303-5) alimentate con biocombustibile solido non polverizzato e degli apparecchi domestici a pellet a caricamento automatico.

Si applica a tutti i generatori di calore alimentati a biocombustibile solido non polverizzato, destinati al riscaldamento degli ambienti e/o alla produzione di acqua calda sanitaria, con o senza cottura cibi. Non si applica invece agli impianti inseriti in cicli di processo, agli apparecchi destinati alla sola cottura degli alimenti e agli impianti dotati di strumentazione di analisi in continuo.

Sono definite le procedure: di misurazione della depressione in camino; campionamento dei prodotti della combustione; misurazione in opera della temperatura dei prodotti della combustione e dell’aria comburente; misurazione in opera delle concentrazioni di ossigeno (O2) o anidride carbonica (CO2), di monossido di carbonio (CO) e di ossidi di azoto (NO); di determinazione del rendimento di combustione.

Sono esclusi dal campo di applicazione della futura norma gli apparecchi che, al momento della fabbricazione, non soddisfacevano i requisiti presenti nelle pertinenti norme tecniche di prodotto CEN o UNI.

Il progetto terminerà l’inchiesta pubblica finale il 12 gennaio 2020.

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