In Lombardia è in dirittura d'arrivo il progetto di legge per il recupero dei seminterrati, che mira a creare nuovi alloggi e nuove unità immobiliari a usi diversi recuperando i seminterrati esistenti. Il provvedimento sarà votato martedì 31 gennaio al Pirellone.
“Non è una sanatoria”, commenta Assoedilizia. “E’ il frutto di un lungo lavoro preparatorio e di promozione cui ha preso parte, tra gli altri, con un sostanziale apporto di competenze tecnico-giuridiche, la nostra Associazione della Proprietà Edilizia di Como presieduta dall’avv. Claudio Bocchietti il quale ha dichiarato: “Vi sono numerose situazioni, soprattutto nei territori collinari, che potrebbero beneficiare di questa legge che ha il vantaggio di preservare i requisiti igienico-sanitari dei locali e nello stesso tempo di non consumare suolo, creando una boccata di ossigeno per i proprietari in un momento che è sempre di crisi.”
Su questo progetto Assoedilizia ha espresso parere positivo intervenendo il 12 gennaio scorso all’audizione della V Commissione Regione Lombardia (LEGGI TUTTO).
“Va detto anzitutto – dichiara il presidente di Federlombarda Edilizia e di Assoedilizia Achille Colombo Clerici – che non si tratta di una sanatoria, come il pdl viene erroneamente presentato da alcuni organi di stampa, poiché la normativa suppone la doppia regolarità edilizia: tunc et nunc come usa definirsi in termini giuridici. Si tratta della previsione di nuove possibilità di interventi edilizio-urbanistici. Che poi sia “coprente” o meno gli abusi è altra questione, tutta da vedere.”
“Dal punto di vista tecnico, la legge – precisa Assoedilizia - classifica il recupero dei seminterrati tra gli interventi di ristrutturazione edilizia, precisando che non è necessaria la preventiva approvazione di piano attuativo.
Il riutilizzo sarà possibile rispettando una serie di vincoli. Innanzitutto i seminterrati dovranno risultare “legittimamente realizzati alla data di entrata in vigore della legge” e trovarsi in edifici già serviti da tutte le urbanizzazioni primarie.
Bisognerà rispettare tutte le prescrizioni igienico-sanitarie previste dai regolamenti vigenti. Gli interventi dovranno inoltre rispettare le esigenze di sicurezza statica degli edifici.
L’unica eccezione possibile sarà la possibilità di derogare all’altezza dei singoli locali destinati alla permanenza di persone, che comunque non potrà essere inferiore a 2,40 metri.
Gli interventi dovranno prevedere misure per il contenimento dei consumi energetici, con l’obbligo di realizzazione di idonee opere di isolamento termico.
Contestualmente agli interventi di recupero, sarà obbligatorio reperire spazi per i parcheggi pertinenziali. Nel caso in cui si dimostri l’impossibilità di reperire gli spazi, sarà possibile, in alternativa, versare una somma pari al costo di costruzione per metro quadrato di spazio per parcheggi da reperire.
Gli interventi dovranno infine rispettare le prescrizioni della LR 6/1989 sull’abbattimento delle barriere architettoniche.”
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