Le previsioni del budget 2022 di Inarcassa, approvato dal Comitato Nazionale dei Delegati nell’adunanza dello scorso 30 novembre/1° dicembre, stimano per il prossimo anno un flusso di entrate contributive al di sopra di 1 miliardo di euro e un avanzo economico di circa 476 milioni. Il patrimonio di Inarcassa ha raggiunto un nuovo massimo storico in prossimità dei 12,8 miliardi di euro.
Prosegue la sottoscrizione di strumenti con caratteristiche improntate alla sostenibilità, che oramai costituiscono oltre il 50% del valore totale degli asset. “Siamo produttori di welfare - dichiara il Presidente Giuseppe Santoro - ma siamo anche investitori di lungo periodo che, sposando i principi di investimento responsabile sostenuti dalle Nazioni Unite, concorrono al raggiungimento degli obiettivi ambientali e sociali posti dal governo. Né potrebbe essere diversamente. Gli eventi catastrofici provocati dall’emergenza sanitaria e da quella climatica – prosegue – ci devono spingere a pensare in modo completamente diverso”.
L’elemento nuovo di questo bilancio di previsione è rappresentato dalla crescita della platea degli iscritti, che registra un’inversione di tendenza rispetto agli ultimi anni. Le misure poste in atto per la pandemia a sostegno del reddito delle famiglie e il potenziamento degli stimoli all’economia e all’edilizia hanno sospinto le iscrizioni e ridotto le cancellazioni. È stato determinante lo straordinario rimbalzo dei redditi degli associati già in corso (+16,9% nel triennio pre-pandemia vs 5,8% del Pil).
La platea degli associati a fine anno conterà oltre 174.000 liberi professionisti (+ 3,1% sul 2020); trend confermato, per effetto della forte ripresa attesa per l’economia italiana, dalla previsione di 176.800 iscritti nel 2022. L’incremento del numero dei pensionati risulta invece in linea con le proiezioni del Bilancio tecnico e dovrebbe attestarsi a fine 2021 a 41.190, raggiungendo, per fine 2022, 43.833 unità.
Il budget 2022, in linea con gli andamenti macroeconomici, stima un recupero dei redditi aggregati maturati dagli associati nel 2021. Il Monte redditi è infatti previsto in crescita del +7,8% principalmente per effetto di un aumento del reddito medio che dovrebbe attestarsi sui 28.000 euro.
In un contesto senza precedenti nella storia recente – afferma Santoro – la realizzazione del PNRR sarà la grande sfida dei prossimi anni, da affrontare rimanendo uniti e continuando ad avere fiducia nelle istituzioni. Al tempo stesso – conclude – ci aspettiamo che questo governo vinca la scommessa per il futuro del Paese e delle nostre categorie consentendoci di ridisegnare le platee previdenziali e garantendo processi con percorsi efficienti, tempi certi e verifiche sicure.