Il Comitato Nazionale dei Delegati di Inarcassa ha approvato il Bilancio consuntivo 2014, che chiude l’esercizio al 31 dicembre, con un avanzo economico di 901,6 milioni di euro, superiore di 270,8 milioni di euro rispetto alla previsione di budget (+21%) e con un patrimonio netto di 8,2 miliardi di euro.
L’ufficializzazione dei dati relativi ai redditi 2013 degli associati ha permesso al CND di riadottare, con voto espresso all’unanimità, la delibera dello scorso ottobre sull’incremento di 3 punti del tasso di rivalutazione dei montanti contributivi per il biennio 2014-2015, superando i rilievi di recente espressi dai Ministeri Vigilanti.
I numeri di questo bilancio – ha dichiarato il Presidente Paola Muratorio nella seduta plenaria in corso a Loano - confermano ancora una volta la solidità di Inarcassa. Una Cassa di cui tutti devono essere orgogliosi, perché è stata capace di far crescere il proprio patrimonio in un contesto economico di prolungata recessione.
PIÙ CHE RADDOPPIATA LA QUOTA DI PATRIMONIO PRO-CAPITE. Per effetto delle azioni poste in essere, si è più che raddoppiato anche il valore ideale della quota di patrimonio pro-capite, che nel 2000 era pari a 22.000 euro ed oggi ha superato i 48.500 euro. Ciò nonostante che le pensioni erogate siano quasi triplicate, per la graduale maturazione del sistema, passando da 152 milioni di euro del 2000 a 520 milioni di euro del 2014. Infine, l’andamento congiunto delle dinamiche demografiche e reddituali ha determinato la contrazione del margine della gestione caratteristica, peraltro esattamente in linea con le previsioni attuariali, che si è attestato a 490 milioni di euro, flessione più che compensata dal risultato della gestione patrimoniale.
Anche nel 2014 le Casse hanno continuato ad essere interessate da un processo strisciante di attrazione all’area pubblica e da interventi di contenimento della spesa, i cui risparmi sono “dirottati” al risanamento dei conti pubblici. Nel 2014 Inarcassa ha versato allo Stato 1,3 milioni di euro: è un importo che corrisponde a 570 contributi soggettivi minimi del 2014.
L’esercizio 2014 chiude anche il quinquennio di gestione dell’attuale Consiglio di Amministrazione e dello stesso Comitato dei Delegati che, ha sottolineato Muratorio, “hanno sempre fermamente creduto nelle strategie messe in campo per tutelare il futuro di tutti gli associati e non solo quello di pochi, come alcuni avrebbero voluto”.
La futura governance - ha concluso il Presidente - si potrebbe trovare ad affrontare ancora una volta temi difficili, come il previsto accorpamento delle Casse, del quale si parla sempre con maggior insistenza. A chi ne farà parte, l'augurio di poter difendere il ruolo di Inarcassa come gestore del welfare degli ingegneri e architetti italiani liberi professionisti.