Il Consiglio di Amministrazione di Inarcassa, riunitosi nella mattina del 29 luglio, ha deliberato all’unanimità la non partecipazione al nuovo fondo di investimento denominato ‘Atlante 2’.
“Dopo aver confrontato l’asset allocation e le procedure interne relative alle politiche finanziarie, Atlante 2 è stato valutato non adeguato ai criteri di prudenzialità e non in linea con i parametri d’investimento applicati dall’Ente”, si legge nel comunicato diffuso dalla Cassa di previdenza degli ingegneri e architetti.
“Il Consiglio ha ribadito l’impegno di Inarcassa ad investire nell’economia reale a condizione che rischi e rendimenti siano in linea con le aspettative di crescita di un patrimonio che deve garantire il futuro previdenziale degli architetti e ingegneri liberi professionisti”.
Ricordiamo che lo scorso 25 luglio l’assemblea straordinaria dell’Adepp (l'Associazione che riunisce le casse di previdenza private) ha deliberato di sostenere l'iniziativa Atlante 2, il nuovo fondo da 4 miliardi di euro strutturato per l’acquisto e la gestione degli Npl, i non performing loans (crediti deteriorati), del Monte dei Paschi di Siena e del sistema bancario italiano. Adepp ha sottolineato «l’importanza di investire a sostegno del sistema Paese nel quale i professionisti operano e valuta con la massima attenzione l’investimento in Atlante 2». La decisione dei vertici dell'Adepp segue la richiesta formulata dal governo alle Casse di previdenza private di immettere 500 milioni di euro nel Fondo Atlante 2. In attesa delle delibere delle singole Casse private, l'Adepp sottolinea che «Considerata la priorità del ruolo dei cda, del rispetto delle asset allocation e delle procedure nelle proprie politiche di investimento, nell’attesa di ricevere le proposte tecniche per le necessarie valutazioni sui rischi e sul rendimento nonché le formali direttive da parte dei ministeri vigilanti in materia di investimenti delibera di sostenere l’iniziativa Atlante 2».