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Inarsind: chiarimenti sulle prestazioni professionali dei CTU

Il sindacato nazionale degli ingegneri e architetti liberi professionisti risponde alle richieste dell'Associazione Provinciale di Brescia

mercoledì 17 maggio 2017 - Redazione Build News

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Lo scorso 6 marzo Inarsind Brescia ha inviato a Inarsind nazionale una segnalazione dei punti critici in merito al ruolo e alle prestazioni dei CTU (consulenti tecnici d'ufficio).

Vi scrivo – si legge nella segnalazione di Inarsind Brescia - in merito alla situazione di quanti come ingegneri ed architetti effettuano prestazioni per tribunali e procure; la situazione è grave per i colleghi in particolare e per la giustizia in generale.

A livello locale abbiamo avviato rapporti con il tribunale, ma il problema risiede nella normativa nazionale.

Da tempo gli iscritti ci sollecitano un intervento deciso di Inarsind presso i ministeri competenti per cambiare una situazione che pare quasi grottesca.

Disponibili ad organizzare un eventuale tavolo di lavoro, segnaliamo i principali problemi sul tavolo:

- La normativa sulle tariffe è vecchia, incompleta, di difficile interpretazione

- La tariffa oraria è inadeguata se non ridicola

- La tariffa per estimo è bloccata a 516.456,9 euro (ciò la stima di un bene di tale cifra o di un dieci volte più grande viene valutata allo stesso modo) e bisogna ricorrere ad altri articoli per cercare di recuperare onorario tipo il raddoppio per particolari difficoltà, soggetto a interpretazione del singolo giudice ed in ogni caso forzato

- I tempi di pagamento per le prestazioni per il tribunale sono spesso superiori ai minimi di legge

- I pagamenti da parte di privati nel civile sono un serio problema e spesso il CTU è costretto a ricorrere a procedimenti giudiziari contro parti non solventi

- La recente normativa sulle esecuzioni immobiliari rimanda il pagamento di metà prestazioni a tempo indefinito ed in funzione di logiche di vendita non controllabili da parte del CTU

- Le spese sostenute dal CTU sono spesso non riconosciute ed in ogni caso non normate ed affidate al buon cuore dei singoli giudici.

Concludendo tutto ciò si traduce in un rapporto tra la giustizia ed il consulente o perito che non funziona al meglio con danni a tutti i cittadini.

Chiediamo pertanto a Inarsind nazionale, con il nostro supporto ed eventualmente in collaborazione con Confprofessioni di farsi parte attiva presso il ministero per avviare un confronto che porti ad una seria riforma.

LA RISPOSTA DI INARSIND NAZIONALE. Inarsind nazionale ha risposto – clicca qui - alla richiesta dell'Associazione Provinciale di Brescia fornendo chiarimenti sulle prestazioni professionali dei CTU rese per Tribunali e Procure.

Richiesta Brescia

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