Sentenze

Inarsind: la Corte Costituzionale stronca la riforma urbanistica della Regione Sicilia

Secondo la Corte la Regione ha superato le proprie competenze, disallineandosi dalla normativa nazionale. Inarsind Sicilia: “Occorre un intervento chiarificatore da parte della Regione che, visti i precedenti, dovrebbe rassegnarsi a recepire dinamicamente le leggi dello Stato in materia di edilizia e urbanistica”

martedì 16 maggio 2023 - Alessandro Giraudi

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La Corte Costituzionale, con la sentenza n. 90 del 2023 (in allegato), arresta, ancora una volta, il percorso tortuoso della riforma urbanistica siciliana. Secondo la Corte la Regione ha superato le proprie competenze, disallineandosi dalla normativa nazionale.


Secondo Inarsind Sicilia quindi “la Regione mantiene il suo atavico vizio, incrementando ulteriormente il caos normativo che contraddistingue l’urbanistica e in particolare i titoli abilitativi che regolamentano gli interventi di edilizia privata”.


“Sono tante - descrive Inarsind Sicilia - le eccezioni della Corte a partire dagli interventi di edilizia libera a finire all’applicazione del piano casa. Cosa accade adesso per i provvedimenti in istruttoria o per quelli regolarmente inoltrati per i quali non è stato dato concreto inizio dei lavori?”


Secondo Inarsind quindi “occorre un intervento chiarificatore da parte della Regione che, visti i precedenti, dovrebbe rassegnarsi a recepire dinamicamente le leggi dello Stato in materia di edilizia ed urbanistica. Il testo unico, ed il suo recepimento nel 2016, da opportunità e strumento semplificatore si sta infatti trasformando in un groviglio normativo all’interno del quale i liberi professionisti ingegneri ed architetti, tra comunicazioni, segnalazioni e asseverazioni, si assumono sproporzionate responsabilità in assenza di norme certe”.


Con la sentenza n. 90/2023 depositata il 9 maggio, la Consulta:


1) dichiara l’illegittimità costituzionale dell’art. 4 della legge della Regione Siciliana 6 agosto 2021, n. 23 (Modifiche ed integrazioni alla legge regionale 10 agosto 2016, n. 16. Disposizioni varie in materia di edilizia ed urbanistica), nella parte in cui introduce l’art. 3, comma 1, lettera b), della legge della Regione Siciliana 10 agosto 2016, n. 16 (Recepimento del Testo Unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia approvato con decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380), limitatamente alle parole «, compresa la realizzazione di ascensori esterni se realizzati su aree private non prospicienti vie e piazze pubbliche»;

2) dichiara l’illegittimità costituzionale dell’art. 4 della legge reg. Siciliana n. 23 del 2021, nella parte in cui introduce l’art. 3, comma 1, lettere h), l), m), p), s) e af), della legge reg. Siciliana n. 16 del 2016;

3) dichiara l’illegittimità costituzionale dell’art. 4 della legge reg. Siciliana n. 23 del 2021, nella parte in cui introduce l’art. 3, comma 2, lettere g), h) ed l), della legge reg. Siciliana n. 16 del 2016;

4) dichiara l’illegittimità costituzionale dell’art. 4 della legge reg. Siciliana n. 23 del 2021, nella parte in cui introduce l’art. 3, comma 2, lettera i), della legge reg. Siciliana n. 16 del 2016, limitatamente alle parole «ricostruzione e» nonché «e di nuova costruzione»;

5) dichiara l’illegittimità costituzionale dell’art. 4 della legge reg. Siciliana n. 23 del 2021, nella parte in cui introduce l’art. 3, comma 7, della legge reg. Siciliana n. 16 del 2016;

6) dichiara l’illegittimità costituzionale dell’art. 6 della legge reg. Siciliana n. 23 del 2021, nella parte in cui introduce l’art. 5, comma 1, lettera d), numero 4), della legge reg. Siciliana n. 16 del 2016, limitatamente alle parole «in deroga alle norme vigenti e comunque»;

7) dichiara l’illegittimità costituzionale dell’art. 6 della legge reg. Siciliana n. 23 del 2021, nella parte in cui introduce l’art. 5, comma 1, lettera d), numero 6), della legge reg. Siciliana n. 16 del 2016, limitatamente alle parole «, fatte salve le deroghe di cui ai punti precedenti»;

8) dichiara l’illegittimità costituzionale dell’art. 10 della legge reg. Siciliana n. 23 del 2021, nella parte in cui introduce l’art. 10, comma 10, della legge reg. Siciliana n. 16 del 2016;

9) dichiara l’illegittimità costituzionale dell’art. 20, comma 1, lettera b), della legge reg. Siciliana n. 23 del 2021;

10) dichiara l’illegittimità costituzionale dell’art. 37, comma 1, lettere a) e d), della legge reg. Siciliana n. 23 del 2021;

11) dichiara l’illegittimità costituzionale dell’art. 37, comma 1, lettera c), numero 1), della legge reg. Siciliana n. 23 del 2021;

12) dichiara l’illegittimità costituzionale dell’art. 1, comma 1, lettera h), della legge della Regione Siciliana 18 marzo 2022, n. 2 (Disposizioni in materia di edilizia);

13) dichiara l’illegittimità costituzionale dell’art. 8, comma 1, lettera b), della legge reg. Siciliana n. 2 del 2022;

14) dichiara inammissibili le questioni di legittimità costituzionale dell’art. 1, comma 1, lettere d), e) e g), e comma 2, lettere c) ed e), della legge reg. Siciliana n. 2 del 2022, promosse, in riferimento all’art. 14 del regio decreto legislativo 15 maggio 1946, n. 455 (Approvazione dello statuto della Regione siciliana), convertito in legge costituzionale 26 febbraio 1948, n. 2 e agli artt. 3, 9, 97 e 117, primo, secondo comma, lettere m) ed s), della Costituzione, dal Presidente del Consiglio dei ministri con il ricorso iscritto al n. 33 reg. ric. 2022;

15) dichiara inammissibili le questioni di legittimità costituzionale dell’art. 22 della legge reg. Siciliana n. 23 del 2021, promosse, in riferimento all’art. 14 dello statuto speciale e agli artt. 3 e 117, secondo comma, lettere l) ed m), Cost., dal Presidente del Consiglio dei ministri con il ricorso iscritto al n. 63 reg. ric. 2021;

16) dichiara inammissibili le questioni di legittimità costituzionale dell’art. 8, comma 1, lettere a) e d), della legge reg. Siciliana n. 2 del 2022 promosse, in riferimento all’art. 14 dello statuto speciale e agli artt. 3, 9, 97 e 117, primo e secondo comma, lettera s), Cost., dal Presidente del Consiglio dei ministri con il ricorso iscritto al n. 33 reg. ric. 2022;

17) dichiara inammissibili le questioni di legittimità costituzionale dell’art. 37, comma 1, lettera c), numero 2), della legge reg. Siciliana n. 23 del 2021, promosse, in riferimento all’art. 14 dello statuto speciale e agli artt. 3, 97 e 117, primo comma, Cost., dal Presidente del Consiglio dei ministri con il ricorso iscritto al n. 63 reg. ric. 2021;

18) dichiara non fondate, nei termini di cui in motivazione, le questioni di legittimità costituzionale dell’art. 4 della legge reg. Siciliana n. 23 del 2021, nella parte in cui introduce l’art. 3, comma 1, lettera aa), della legge reg. Siciliana n. 16 del 2016, promosse, in riferimento agli artt. 3, 9, 97 e 117, secondo comma, lettere m) ed l), Cost. e all’art. 14 dello statuto speciale, dal Presidente del Consiglio dei ministri con il ricorso iscritto al n. 63 reg. ric. 2021;

19) dichiara non fondate le questioni di legittimità costituzionale dell’art. 4 della legge reg. Siciliana n. 23 del 2021, nella parte in cui, introducendo l’art. 3, comma 1, lettera i), della legge reg. Siciliana n. 16 del 2016, sottopone al regime giuridico della comunicazione di inizio lavori asseverata (CILA) il ripristino di muri a secco con altezza compresa tra m. 1,50 e m. 1,70, promosse, in riferimento agli artt. 3, 9, 97 e 117, secondo comma, lettere m) ed l), Cost. e all’art. 14 dello statuto speciale, dal Presidente del Consiglio dei ministri con il ricorso iscritto al n. 63 reg. ric. 2021;

20) dichiara non fondate, nei termini di cui in motivazione, le questioni di legittimità costituzionale dell’art. 4 della legge reg. Siciliana n. 23 del 2021, nella parte in cui introduce l’art. 3, comma 2, lettera p), della legge reg. Siciliana n. 16 del 2016, promosse, in riferimento agli artt. 9 Cost. e 14 dello statuto speciale, dal Presidente del Consiglio dei ministri con il ricorso iscritto al n. 63 reg. ric. 2021;

21) dichiara non fondate le questioni di legittimità costituzionale dell’art. 6 della legge reg. Siciliana n. 23 del 2021, nella parte in cui introduce l’art. 5, lettera d), numeri 1), 4), 5) e 6), della legge reg. Siciliana n. 16 del 2016, promosse, in riferimento agli artt. 3, 9, 97 e 117, commi primo e secondo, lettera s), Cost. E all’art. 14 dello statuto speciale, dal Presidente del Consiglio dei ministri con il ricorso iscritto al n. 63 reg. ric. 2021;

22) dichiara non fondate le questioni di legittimità costituzionale dell’art. 2, comma 1, lettere a), b) e c), della legge reg. Siciliana n. 2 del 2022, promosse, in riferimento agli artt. 3, 9, 97 e 117, primo comma, Cost. e all’art. 14 dello statuto speciale, dal Presidente del Consiglio dei ministri con il ricorso iscritto al n. 33 reg. ric. 2022;

23) dichiara cessata la materia del contendere in ordine alle questioni di legittimità costituzionale dell’art. 38 della legge reg. Siciliana n. 23 del 2021, promosse, in riferimento agli artt. 3 Cost. e 14 dello statuto speciale, dal Presidente del Consiglio dei ministri con il ricorso iscritto al n. 63 reg. ric. 2021.

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