Federcepicostruzioni ha presentato a Salerno il primo “albero eretico” piantato in Campania, un progetto all’avanguardia per contribuire alla lotta contro l'inquinamento atmosferico e promuovere un nuovo modello di rigenerazione urbana. L’installazione, realizzata con un cemento bianco al biossido di titanio, ha la capacità di assorbire anidride carbonica e sostanze inquinanti trasformandole in composti inerti, come nitrati e carbonati, grazie all’azione del sole e del vento. Questo albero simbolico rappresenta un passo concreto verso una nuova concezione di edilizia sostenibile in grado di migliorare la qualità dell’aria e la vivibilità degli spazi urbani.
Il valore dell’albero eretico
L’albero eretico, secondo le dichiarazioni di Antonio Lombardi, presidente di Federcepicostruzioni, rappresenta un esempio di come l'edilizia possa essere compatibile con l’ambiente. La scelta di installarlo presso la sede dell’associazione vuole sottolineare il ruolo dei costruttori nella tutela ambientale e nella promozione di tecnologie innovative per la sostenibilità. Lombardi ha posto l’accento sulla necessità di accelerare gli interventi di riqualificazione urbana, un processo che procede in modo disomogeneo in Italia, con città come Milano all’avanguardia, ma molte altre ancora in ritardo.
Il cemento fotocatalitico
Durante l’evento, il professor Pasquale Persico ha ricordato che il cemento utilizzato per l’albero eretico è stato sviluppato da Italcementi oltre 25 anni fa e, seppur costoso, rappresenta un esempio di come la tecnologia possa svolgere un ruolo chiave nella transizione ecologica. “Non dobbiamo farci prendere in contropiede dalla storia, ma prendere noi in contropiede la storia,” ha dichiarato, invitando a guardare al futuro e a investire in materiali innovativi che possano contribuire alla riduzione dell’inquinamento e al miglioramento del comfort urbano.
Riqualificazione urbana e PNRR
Federcepicostruzioni ha lanciato un monito sulle tempistiche di spesa dei fondi del PNRR, evidenziando come l’Italia si trovi in ritardo rispetto agli obiettivi. A fronte dei 113 miliardi di euro accreditati, solo 52 miliardi erano stati spesi ad agosto 2024. Lombardi ha sottolineato che, con la scadenza del 2026 alle porte, è necessario un immediato sforzo per utilizzare i 140 miliardi del PNRR, insieme ai fondi aggiuntivi e ai fondi di coesione regionali. La lentezza delle procedure amministrative rappresenta un grave ostacolo per il pieno utilizzo di queste risorse, necessarie per migliorare la vivibilità e l'efficienza delle città italiane.
In Campania, secondo i dati della Ragioneria generale dello Stato, solo lo 0,70% dei fondi per la programmazione 2021-2027 è stato speso, con quasi 500 miliardi ancora da destinare. Federcepicostruzioni ha ribadito l’urgenza di sbloccare questi fondi e accelerare la programmazione per realizzare le promesse fatte ai cittadini. La rigenerazione urbana, un tema centrale del PNRR, rappresenta non solo un’opportunità per modernizzare le infrastrutture, ma anche per migliorare la qualità della vita nei quartieri più degradati.