di Franco Metta
Prende forma l’incentivo all’autoimprenditorialità “Nuove imprese a tasso zero” concepito dal Ministero dello Sviluppo Economico, di concerto con il Ministro dell’Economia e delle finanze. Le domande possono essere presentate dal prossimo 19 maggio 2021 e saranno valutate secondo la data di presentazione.
La misura, che ha l’obiettivo di sostenere, su tutto il territorio nazionale, la creazione e lo sviluppo di micro e piccole imprese a prevalente o totale partecipazione giovanile o femminile, trae origine dal decreto legislativo 21 aprile 2000, n. 185, ma solo con il decreto interministeriale 4 dicembre 2020, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 21 del 27 gennaio 2021, è stata approvata la nuova disciplina attuativa in un’ottica di maggiore efficacia dell’intervento.
Si rivolge prevalentemente a micro e piccole imprese costituite da non più di 60 mesi alla data di presentazione della domanda di agevolazione e in cui la compagine societaria sia composta, per oltre la metà numerica dei soci e di quote di partecipazione, da soggetti di età compresa tra i 18 e i 35 anni ovvero da donne. Possono accedere anche le persone fisiche che intendono costituire una nuova impresa purché facciano pervenire la documentazione necessaria a comprovarne l’avvenuta costituzione entro i termini indicati nella comunicazione di ammissione alle agevolazioni.
I programmi di investimento delle nuove imprese, per le quali sarà possibile ottenere l’agevolazione, riguardano la produzione di beni nei settori industria, artigianato e trasformazione dei prodotti agricoli, fornitura di servizi alle imprese, commercio e turismo.
I programmi proposti dalle imprese costituite da non più di 36 mesi possono prevedere spese ammissibili non superiori a 1.500.000 euro; nel massimale può rientrare anche un importo a copertura delle esigenze di capitale circolante nel limite del 20% delle spese di investimento. Per le imprese invece costituite da più di 36 mesi e da non più di 60 mesi, l’importo delle spese ammissibili non può essere superiore a euro 3.000.000. In entrambi i casi i programmi dovranno essere realizzati entro 24 mesi dalla data di stipula del contratto di finanziamento.
Le agevolazioni consistono in un finanziamento agevolato, a tasso zero, della durata massima di 10 anni, e in un contributo a fondo perduto, per un importo complessivamente non superiore al 90% della spesa ammissibile.
Per le imprese costituite da non più di 36 mesi, il contributo a fondo perduto è riconosciuto, nei limiti delle risorse finanziarie disponibili, in misura pari al 20% delle spese relative a macchinari, impianti ed attrezzature, programmi informatici e servizi per le tecnologie dell’informazione e della comunicazione, brevetti e licenze d’uso. Per le imprese costituite da non più di 60 mesi, il contributo a fondo perduto è invece riconosciuto al 15%.
In caso di esaurimento delle risorse finanziarie destinate al contributo a fondo perduto, le agevolazioni sono concesse nella sola forma di finanziamento agevolato. Per questa ragione può risultare determinante la tempestività della domanda, che saranno sottoposte a una doppia valutazione: verifica dei requisiti ed esame di merito.