Dopo l’annuncio un po’ a sorpresa da parte del governo del nuovo portale Incentivi.gov.it che sarà online dal prossimo 2 giugno (Festa della Repubblica) e sarà interamente dedicato agli incentivi per professionisti, imprese e amministrazioni, è attesa per oggi in Consiglio dei ministri l’approvazione del disegno di legge delega sul riassetto degli incentivi alle imprese.
Il provvedimento, previsto nel quadro degli interventi dal PNRR e collegato alla legge di Bilancio, punta a una revisione organica degli incentivi, improntata alla riduzione e semplificazione e con uno sguardo particolare al Mezzogiorno. È inoltre accompagnato da una corposa relazione tecnica (IN ALLEGATO) che fa un po’ il bilancio di questi ultimi anni e individua una serie di punti deboli, tali da ritenere opportuno appunto una revisione o comunque un riassetto dell’attuale normativa.
Al Mezzogiorno meno del 30% degli interventi nazionali
Nonostante i 1.466 interventi agevolativi, di cui 140 delle amministrazioni centrali e 1.326 gestiti dalle Regioni, nell’era pre-Covid l’Italia era comunque al quart’ultimo posto europeo per volumi erogati. E al Mezzogiorno arriva meno del 30% degli interventi nazionali concessi. Altro difetto riscontrato nella relazione è che le Regioni hanno attivato incentivi già previsti a livello centrale dallo Stato, e questo ha creato confusione per la mancanza di chiarezza sulle regole di cumulo ma anche per la scarsa conoscenza degli strumenti da parte delle imprese. E proprio quest’ultimo punto ha portato alla decisione di sviluppare la piattaforma telematica Incentivi.gov.it di cui si diceva in apertura.
Riduzione e coordinamento
Tra gli obiettivi dichiarati per il riassetto, oltre al superamento dei difetti del sistema, una riduzione drastica delle misure, un maggiore coordinamento al fine di evitare la duplicazione e la sovrapposizione tra interventi indirizzati allo stesso target di riferimento.
Ogni incentivo proposto infine dovrà prendere in considerazione alcuni elementi di base, tra i quali: le diverse fasi del ciclo di vita delle imprese, il livello di complessità e dimensione dei progetti da agevolare, le esigenze di ciascuna filiera produttiva e delle aree territoriali interessate, la necessità di supportare i processi di trasformazione tecnologica, i livelli qualitativi e quantitativi dell’occupazione. Il Ddl per il riassetto degli incentivi alle imprese consiste in un unico articolo e prevede decreti legislativi di attuazione da adottare entro 12 mesi dall’entrata in vigore della legge.
Franco Metta
In allegato: la relazione illustrativa del Ddl.