Pubblichiamo in allegato lo schema di decreto del ministro dello Sviluppo economico, di concerto con il ministro dell'Ambiente, finalizzato a sostenere, per il periodo 2018-2020, la produzione di energia elettrica dagli impianti alimentati a fonti rinnovabili.
La bozza che alleghiamo è la stessa uscita a marzo, mentre sia il ministro Di Maio che il sottosegretario Crippa, nel corso di un convegno a Roma, hanno dichiarato che stanno lavorando alle modifiche allo schema di decreto.
Sono previsti per il periodo 2018-2020 incentivi pari a oltre 250 milioni di euro per le Fer elettriche non fv.
Gli impianti che saranno ammessi agli incentivi sono quelli con le seguenti caratteristiche:
- di nuova costruzione sotto ad 1 MW di potenza;
- oggetto di potenziamento, a condizione che questo sia inferiore ad 1 MW;
- oggetto di rifacimento al di sotto di 1 MW di potenza.
STOP ALL'ACCESSO DIRETTO. Viene abolito l'accesso diretto agli incentivi. Gli impianti sotto a 1 MW di potenza accedono agli incentivi mediante registro, mentre quelli di potenza superiore con aste al ribasso.
Si potrà accedere alle agevolazioni mediante sette bandi per il meccanismo delle aste e sette bandi per i registri, suddivisi in 3 gruppi:
- Gruppo A: I (impianti eolici) – II (impianti fotovoltaici);
- Gruppo B: III (impianti idroelettrici) - IV (impianti geotermoelettrici) - V (impianti a gas residuati dei processi di depurazione) - VI (impianti alimentati da gas di discarica);
- Gruppo C: impianti oggetto di rifacimento totale o parziale e rientranti nelle tipologie degli impianti eolici, idroelettrici e geotermoelettrici.
LE DOMANDE. Le domande di partecipazione andranno inviate al Gestore dei servizi energetici, esclusivamente attraverso il portale del Gse, usando i modelli messi a punto e pubblicati dal Gestore.
Il termine di presentazione delle richieste è fissato a 30 giorni dalla data di pubblicazione del bando. Entro novanta giorni dalla chiusura dei bandi, il Gestore dei servizi energetici pubblicherà la graduatoria.
PROCEDURE D'ASTA. Per partecipare alle procedure d'asta è necessario che i soggetti responsabili siano in possesso della solidità economica e finanziaria (adeguata alle iniziative per le quali si richiede l'accesso agli incentivi), comprovata dal possesso di almeno uno dei seguenti requisiti:
- dichiarazione di un istituto di credito attestante la capacità finanziaria e economica del soggetto partecipante, in relazione all'entità dell'intervento;
- capitalizzazione, in termine di capitale sociale interamente versato e/o versamenti in conto futuro aumento di capitale, il cui valore minimo venga stabilito in relazione all'investimento previsto per la realizzazione dell'impianto.
Dovrà essere trasmessa una cauzione provvisoria pari al 50% della cauzione definitiva nonché impegnarsi a prestare la cauzione definitiva, in misura pari al 10% del costo dell'investimento previsto per la costruzione dell'impianto. Il termine per il prestito della cauzione definitiva è fissato a novanta giorni dalla comunicazione di esito della procedura. Nel caso di rinuncia alla realizzazione dell'intervento la cauzione definitiva verrà escussa, in parte o del tutto.
In allegato la bozza del decreto