Con la Delibera n. 644 del 17 luglio 2019, il Consiglio dell'Anac ha approvato l'Atto di Segnalazione n. 6 del 17 luglio 2019 concernente gli esiti dell’indagine conoscitiva sui concessionari autostradali che hanno realizzato una percentuale di investimenti inferiore al 90% di quelli previsti, come risultante dai dati contenuti nella relazione 2016 del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti sulle “Attività nel settore autostradale in concessione”.
A seguito del crollo del Ponte Morandi, l’Anac, ad ottobre 2018, ha avviato un’indagine conoscitiva su tutti i concessionari autostradali per i quali si era riscontrata una percentuale di investimenti realizzati inferiore al 90% rispetto a quelli previsti.
Gli esiti dell’indagine sono stati segnalati a Governo e Parlamento. “Le prime evidenze”, si legge nelle conclusioni, “emerse all’esito dell’indagine svolta con l’obiettivo di verificare l’effettivo perseguimento dell’interesse pubblico sotteso alle gestioni concessorie (necessità di garantire la sicurezza autostradale, con particolare riferimento alla percorribilità di ponti, viadotti e cavalcavia) suggeriscono l’opportunità di prevedere che l’espletamento delle verifiche di cui all’O.P.C.M. 3274/2003 sulle opere d’arte vada effettuato periodicamente, con accertamenti a campione sull’effettuazione di tali verifiche, nonché di prevedere l’obbligo, laddove ritenuto necessario, di intervenire tempestivamente per riportare in sicurezza le opere medesime. Ciò consentirebbe anche di attuare un meccanismo costante di monitoraggio nel tempo degli interventi che, a seguito di quanto rilevato proprio nell’ambito di tali verifiche, vengono poi effettivamente realizzati.
I primi dati elaborati dall’Autorità suggeriscono, altresì, l’esigenza di fornire ai concessionari autostradali indicazioni univoche circa la necessità di uniformare alcune fasi della gestione concessoria, quale, ad esempio, quella relativa alle modalità di determinazione della percentuale di affidamento a terzi”.
In allegato l'atto di segnalazione