È stata inaugurata il 23 agosto a Nuova Delhi, la prima torre mangia-smog dell’India. Alta quasi 25 metri e costituita da 40 ventilatori giganti che pomperanno 1.000 metri cubi di aria al secondo, rendendo l’aria più respirabile nel raggio di un chilometro quadrato, la torre verrà messa in funzione tra poche settimane, al termine della stagione dei monsoni.
La torre sarà installata nella zona di Connaught Place, frequentatissima area commerciale caratterizzata dai tipici edifici coloniali con colonnati, gremita di negozi e punto di ritrovo per i suoi caffè e ristoranti.
Pareri contrastanti
L'iniziativa è comunque nel mirino dei difensori dell'ambiente, che sostengono che la torre consumerà una quantità esorbitante di energia elettrica.
Ogni anno, alla fine dell'autunno, Delhi soffoca per l'inquinamento, che rende l'aria irrespirabile.
"Lo smog è legato a cause che si ripetono ogni anno: cerchiamo almeno di contenerlo", dice Anwar Ali Khan, responsabile del progetto. "L'obiettivo è di ridurre del 50% la quantità delle particelle PM 2,5. Se la torre avrà buoni risultati, ne realizzeremo altre in tutta la capitale".
Molti esperti affermano che questo progetto non cambierà nulla e darà solo "l'impressione" che le autorità agiscano.
"Le torri antismog non sono la soluzione", sostiene Sunil Dahiya, del Centro per la ricerca sull'energia e l'aria. "È necessario intervenire sulle fonti energetiche, basate, al 75 per cento, su centrali a carbone", ha detto all'agenzia AFP. "L'obiettivo di questa torre non è di aggredire il problema, ma creare zone franche dove la gente possa respirare".
L’unico paese in cui sono state installate torri mangia-smog è la Cina.