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Indipendenza energetica e Fer, Parlamento Ue: includere le misure di REPowerEU nei PNRR

I Paesi UE che presenteranno un piano di ripresa e resilienza modificato dopo l'entrata in vigore della proposta del Parlamento europeo saranno obbligati a includere misure per il risparmio energetico, la produzione di energia pulita e la diversificazione dell’approvvigionamento energetico

lunedì 14 novembre 2022 - Redazione Build News

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Includere le misure di REPowerEU nei piani nazionali di ripresa per favorire l'indipendenza dai combustibili fossili russi e accelerare la transizione verde.

È quanto prevede una proposta approvata dal Parlamento europeo il 10 novembre scorso.

Secondo il testo, i Paesi UE che presenteranno un piano di ripresa e resilienza (PNRR) modificato dopo l'entrata in vigore di questa proposta saranno obbligati a includere misure per il risparmio energetico, la produzione di energia pulita e la diversificazione dell’approvvigionamento energetico, come previsto da REPowerEU.

Il testo legislativo è stato adottato giovedì in plenaria con 471 voti favorevoli, 90 contrari e 53 astensioni.

AUMENTARE L'INDIPENDENZA E RIDURRE LA POVERTÀ ENERGETICA. I deputati hanno emendato la proposta originaria della Commissione per meglio indirizzare le misure dei capitoli di REPowerEU mirate a ridurre le vulnerabilità energetiche nell'UE. Le nuove regole coprirebbero le misure adottate dal 1º febbraio 2022.

Le azioni di RePowerEU inserite nei PNRR dovrebbero dare priorità agli investimenti per affrontare la povertà energetica delle famiglie, delle PMI e delle microimprese vulnerabili, secondo i deputati.

FINANZIAMENTI. I deputati chiedono inoltre che i 20 miliardi di euro proposti dalla Commissione come ulteriori sovvenzioni non provengano dalle quote della Riserva stabilizzatrice del mercato dell'UE ma da un'asta anticipata delle quote di emissione nazionali già previste nel Sistema per lo scambio delle quote di emissione dell'UE (ETS UE). Inoltre, il Parlamento chiede alla Commissione di trovare altre fonti di denaro per integrare il finanziamento delle azioni di REPowerEU, anche consentendo la flessibilità nell'uso dei fondi non spesi, in particolare quelli residui dal bilancio 2014-2020.

Queste sovvenzioni supplementari verrebbero distribuite ai Paesi membri tenendo conto del loro tasso di dipendenza energetica, dell'aumento dei costi energetici per le famiglie e della quota di combustibili fossili nel consumo interno lordo di energia. Nell'implementazione delle nuove misure, gli Stati membri dovrebbero prendere in considerazione i contributi delle autorità regionali, delle ONG e delle parti sociali.

MISURE TRANSFRONTALIERE E CLIMA. I deputati chiedono ai Paesi UE di garantire che almeno il 35% della loro spesa inclusa nei capitoli di REPowerEU dei PNRR sia stanziato per misure che abbiano una dimensione o un effetto multinazionale, anche se attuate da un solo Paese UE, e a meno che la Commissione non conceda una deroga in circostanze specifiche.

I deputati hanno inoltre concordato l’applicazione del principio UE "Do no significant harm" (“non arrecare danni significativi”) a tali misure di REPowerEU, a meno che non siano soddisfatte determinate condizioni e comunque solo per le misure in vigore entro il 31 dicembre 2024.

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