“L'industria europea del cemento, nel processo di produzione di "grey clinker", utilizza più del 40% di combustibili derivati da rifiuti e di biomassa.
Sebbene la scelta verso tali combustibili sia tipicamente dettata dai costi, ci sono altri fattori da considerare: le emissioni di anidride carbonica sono più basse rispetto ad un utilizzo di combustibili fossili, i rifiuti possono essere co-processati in maniera efficiente e la domanda per certe tipologie di materiali vergini può essere ridotta.
Chiaramente, i benefici per la società possono essere maggiori, tanti più sono i Paesi Membri coinvolti”.
Lo ricorda il Comitato Termotecnico Italiano (CTI) che segnala la pubblicazione da parte di Ecofys dello studio “Status and prospects of co-processing of waste in EU cement plants”, nel quale vengono valutate le barriere e le opportunità per ulteriori utilizzi di combustibili alternativi in 14 Paesi Membri dell'UE.
Nel sommario – clicca qui - vengono presentati i risultati complessivi, mentre le valutazioni dettagliate sono disponibili nei casi studio (clicca qui).