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Grandi città: come cambiano i comportamenti d'acquisto degli italiani, tra inflazione e caro mutui

Negli ultimi vent'anni gli stipendi in Italia sono cresciuti solo dello 0,5 % e nell'ultimo anno inflazione e aumento dei tassi dei mutui hanno aggravato le condizioni di vita di molti. Chi può ancora permettersi di investire sul mattone?

lunedì 18 settembre 2023 - Pasqualina Ciancio

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Nonostante l'ultimo anno abbia provato i redditi degli italiani tra inflazione e caro mutui, a maggio 2023, 8 italiani su 10 pensano che il mattone sia ancora un porto sicuro (Fonte Nomisma). 

Ma cosa possono permettersi gli italiani oggi in relazione al loro stipendio? Come evidenziato da diverse ricerche gli stipendi nel nostro Paese negli ultimi vent'anni sono cresciuti solo dello 0,5% e a parità di potere d'acquisto un lavoratore italiano guadagna in media 15 mila euro in meno all’anno di un lavoratore tedesco, quasi 10 mila in meno di uno francese e quasi la metà di uno americano.

La piattaforma digitale Casavo ha analizzato il potere di acquisto immobiliare di un cittadino medio italiano che guadagna 1500 euro al mese e 2500 euro al mese. In base al suo stipendio, cosa potrebbe permettersi di acquistare a livello immobiliare nelle grandi città?

Stipendio da 1.500 euro al mese con un mutuo di 30 anni all’80%

Nel primo caso, nell'analisi è stato valutato uno stipendio medio mensile di 1500 euro al mese netto e la sua capacità di acquisto per immobili ristrutturati in 5 grandi città italiane (Milano, Roma, Torino, Firenze, Bologna) e per immobili da ristrutturale. Altra variabile introdotta nell'analisi è la divisione delle 5 città in centro, semicentro e periferia. Nella prima condizione in esame, quindi, è possibile acquistare un monolocale ristrutturato in centro a Milano, Roma, Torino, Firenze e Bologna: quello che cambia tra le diverse città è la grandezza dell’appartamento, si va dai 20 mq di Milano ai 43mq di Torino.

In semicentro e in periferia è possibile acquistare un monolocale (con metrature più ampie rispetto al centro) in tutte le città, tranne a Torino, dove il potere d’acquisto aumenta ed è l’unica città dove è possibile comprare un bilocale o trilocale. Per un immobile ristrutturato in periferia, a Milano si possono avere 14 mq in più rispetto al centro, mentre a Roma la differenza è di 27 mq, quasi il doppio rispetto al capoluogo lombardo.

Nel caso degli immobili da ristrutturare, Torino si conferma la città migliore: l’acquirente può infatti permettersi un bilocale da 57 mq in centro, un trilocale da 88 mq in semicentro e un quadrilocale da 108 mq in periferia.

Questo scenario di acquisto risulta particolarmente vantaggioso anche nelle città di Bologna e Roma, dove in periferia è possibile acquistare dei bilocali rispettivamente di 51 e 59 mq. Poco significativa invece la differenza a Milano, dove la scelta di un immobile da ristrutturare non regala metrature più generose, nemmeno in periferia.


Stipendio da 2.500 euro al mese con un mutuo di 30 anni all’80%

Nel secondo caso invece, è stato valutato uno stipendio medio mensile di 2500 euro al mese netto e la sua capacità di acquisto per immobili ristrutturati in 5 grandi città italiane (Milano, Roma, Torino, Firenze, Bologna) e per immobili da ristrutturale. Anche in questo caso è stata introdotta la variabile della divisione delle 5 città in centro, semicentro e periferia.

Con uno stipendio di 2.500 euro e considerando sempre la stipula di un mutuo di 30 anni all’80%, in caso si volesse acquistare un immobile ristrutturato in centro, a Milano e a Roma è possibile acquistare un monolocale, a Firenze e Bologna un bilocale, mentre a Torino un trilocale. Con le stesse condizioni, in periferia l’acquirente può permettersi un bilocale di 56 mq a Milano (quasi raddoppiando così i metri quadri rispetto a un monolocale in centro), oppure un trilocale a Firenze, Bologna e Roma, mentre a Torino può comprare un quadrilocale da 136 mq.

In caso di immobile da ristrutturare, è possibile acquistare un monolocale in centro a Milano di 35 mq (solo 3 mq in più rispetto a un immobile ristrutturato), e di 50 mq a Roma (13 mq in più rispetto a un immobile ristrutturato). In tutte le città, se l’immobile da ristrutturare si trova in periferia, l’agio negli spazi aumenta sensibilmente: è infatti possibile acquistare un bilocale a Milano, un trilocale a Roma e Bologna, un quadrilocale a Firenze e addirittura un pentalocale, da 176 mq, nella città della Mole Antonelliana. Bologna è la città dove si registrano meno variazioni di metri quadri tra centro e semicentro, sia in caso di immobili ristrutturati (=2 mq) che da ristrutturare (0 mq di differenza).

Milano la città meno accessibile, ottime opportunità su Torino

In entrambi gli scenari analizzati da Casavo, Milano è la città dove è possibile acquistare meno metri quadri in assoluto, indipendentemente dalla zona e dallo stato dell’immobile; Torino, al contrario, è la città più accessibile. In particolare, considerando il secondo scenario con stipendio da 2.500 euro al mese, rispetto a Milano, se si sceglie di acquistare in centro a Torino ci si può permettere una casa di 38 mq più grande in caso di immobile ristrutturato e di 59 mq in caso di immobile da ristrutturare.

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