Verso l'ampliamento della tutela infortunistica degli studenti. In occasione del secondo appuntamento del tavolo tecnico sulla sicurezza sul lavoro, il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Calderone, di concerto con il Ministro dell'Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha annunciato l'intervento di ampliamento dei soggetti tutelati contemplati dal decreto del Presidente della Repubblica 30 giugno 1965, n. 1124 che disciplina l'assicurazione contro gli infortuni e le malattie professionali del personale della scuola (docenti e studenti). La disposizione normativa attuale infatti limita sostanzialmente la tutela solo alle figure che "attendano a esperienze tecnico-scientifiche od esercitazioni pratiche, o che svolgano esercitazioni di lavoro (…)".
“Mentre per il personale docente sono stati fatti dei passi avanti per la tutela contro tutti i rischi lavorativi, compreso l'infortunio in itinere, sulla scorta della giurisprudenza e con i limiti di tale strumento, lo stesso percorso non è stato possibile per gli studenti”, spiega un comunicato.
“Conseguentemente oggi lo studente ha una tutela limitata solo a pochi e limitati rischi, circostanza questa che ha determinato in quasi tutte le scuole l'attivazione di polizze assicurative private con oneri a carico delle famiglie. La modifica normativa, che si intende inserire in uno dei prossimi decreti utili, invece, chiarisce definitivamente la portata della tutela assicurativa Inail per il personale docente delle scuole di ogni ordine e grado che conseguentemente viene a godere della stessa tutela contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali oggi garantita al resto dei lavoratori dipendenti, compreso l'infortunio in itinere, amplia la tutela degli alunni e studenti in genere per tutti gli eventi verificatisi all'interno dei luoghi di istruzione e loro pertinenze o nell'ambito delle attività programmate dalle scuole o istituti di istruzione di qualsiasi ordine e grado, con esclusione degli infortuni in itinere. Si supererà, così, la limitazione alla tutela oggi prevista per le sole attività tecnico-scientifiche o esercitazioni pratiche ormai anacronistiche”.
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