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Infrastrutture: accordo sul programma faro dell'UE “Meccanismo per collegare l'Europa” (MCE)

Il programma MCE 2.0 continuerà a finanziare i progetti fondamentali nei settori dei trasporti, del digitale e dell'energia. Sarà operativo dal 2021 al 2027 e dotato di un significativo bilancio complessivo pari a 33,71 miliardi

giovedì 18 marzo 2021 - Redazione Build News

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I negoziatori del Consiglio e del Parlamento europeo hanno raggiunto l'11 marzo scorso un accordo provvisorio sulla seconda edizione del programma faro dell'UE meccanismo per collegare l'Europa (MCE). Il programma MCE 2.0 continuerà a finanziare i progetti fondamentali nei settori dei trasporti, del digitale e dell'energia. Sarà operativo dal 2021 al 2027 e dotato di un significativo bilancio complessivo pari a 33,71 miliardi di EUR (a prezzi correnti).

Le dotazioni per ciascun settore saranno le seguenti (a prezzi correnti):

- trasporti: 25,81 miliardi di EUR (di cui 11,29 miliardi di EUR per i paesi beneficiari del Fondo di coesione)

- energia: 5,84 miliardi di EUR

- digitale: 2,06 miliardi di EUR

Nel settore dei trasporti, l'MCE 2.0 promuoverà reti interconnesse e multimodali per sviluppare e ammodernare le infrastrutture ferroviarie, stradali, marittime e di navigazione interna e per una mobilità sicura e protetta. Si darà priorità all'ulteriore sviluppo delle reti transeuropee dei trasporti (TEN-T), concentrandosi sui collegamenti mancanti e sui progetti transfrontalieri che presentano un valore aggiunto dell'UE. 1,56 miliardi di EUR del bilancio per i trasporti finanzieranno grandi progetti ferroviari tra i paesi beneficiari del Fondo di coesione.

L'MCE 2.0 garantirà inoltre che, nel caso in cui l'infrastruttura venga adattata per migliorare la mobilità militare all'interno dell'UE, essa sia compatibile con il duplice uso, soddisfacendo esigenze sia civili che militari. La mobilità militare disporrà di un bilancio separato, pari a 1,69 miliardi di EUR, nell'ambito della dotazione per i trasporti.

Nel settore dell'energia il programma mira a contribuire all'ulteriore integrazione del mercato europeo dell'energia, migliorando l'interoperabilità transfrontaliera e intersettoriale delle reti energetiche, facilitando la decarbonizzazione e garantendo la sicurezza dell'approvvigionamento. Saranno disponibili finanziamenti anche per i progetti transfrontalieri nel campo della produzione di energia rinnovabile. Nel definire i criteri di aggiudicazione, si terrà conto della coerenza con i piani UE e nazionali per l'energia e il clima, compreso il principio che pone l'efficienza energetica al primo posto.

Nel settore della connettività digitale, la portata del programma è stata estesa per tenere conto del fatto che la trasformazione digitale dell'economia e della società in generale dipende dall'accesso universale a reti affidabili e convenienti ad alta e ad altissima capacità. La connettività digitale è inoltre un fattore decisivo per colmare i divari economici, sociali e territoriali. Per poter beneficiare del sostegno a titolo dell'MCE 2.0, i progetti dovranno contribuire al mercato unico digitale e agli obiettivi dell'UE in materia di connettività. Si darà priorità ai progetti che generano copertura di zona aggiuntiva, anche per le abitazioni.

Il programma MCE 2.0 mette in evidenza le sinergie fra i settori dei trasporti, dell'energia e del digitale, al fine di rafforzare l'efficacia dell'intervento dell'UE e ottimizzare i costi di realizzazione. Promuoverà il lavoro intersettoriale in aree quali la mobilità interconnessa e automatizzata e i carburanti alternativi.

Il programma mira inoltre a integrare l'azione per il clima, tenendo conto degli impegni di decarbonizzazione a lungo termine assunti dall'UE, ad esempio l'accordo di Parigi.

L'accordo provvisorio raggiunto oggi è soggetto all'approvazione del Consiglio. Dovrà ora essere presentato al Comitato dei rappresentanti permanenti (Coreper) del Consiglio per approvazione.

Una volta adottato dal Consiglio e dal Parlamento europeo, il regolamento MCE entrerà in vigore il giorno successivo alla sua pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'UE. Si applicherà retroattivamente dal 1º gennaio 2021.

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