Il Presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, ha firmato stamani a Palazzo Chigi il Dpcm di ripartizione del Fondo Investimenti, per la trasmissione alle Camere, che prevede uno stanziamento di 47 miliardi di euro in 15 anni.
Il fondo riguarda 6 grandi capitoli:
- infrastrutture di comunicazione per il rafforzamento della competitività (20,4 miliardi): infrastrutture ferroviarie; infrastrutture stradali rete Anas; trasporto pubblico locale e ferrovie non interconnesse; infrastrutture portuali e Mose; fondo progettazione opere e interventi;
- investimenti per il sostegno della competitivita' e delle esportazioni (1,7 mld): informatizzazione giustizia; potenziamento del credito all'esportazione;
- investimenti nella ricerca (2 mld): ricerca spaziale (ministero della Difesa e ministero dell'Istruzione), di cui una quota affidata ad Asi; ricerca scientifica, tecnologica e sanitaria;
- infrastrutture per il miglioramento della qualita' della vita (1,7 mld + 0,8 per riqualificazione periferie con separato Dpcm): rete idrica; risanamento ambiente e difesa suolo; strutture sportive; barriere architettoniche; edilizia sanitaria; musei; edilizia residenziale pubblica;
- infrastrutture per la sicurezza dei cittadini (7,7 mld): Casa Italia; prevenzione rischio sismico; messa in sicurezza degli edifici pubblici; messa in sicurezza delle scuole; polizia e vigili del fuoco e sicurezza pubblica; messa in sicurezza dei musei;
- investimenti per la sicurezza nazionale e l'alta tecnologia (12,8 mld): programmi ad alta tecnologia MiSE - Difesa; investimenti Difesa.
"Oggi diamo il via libera a un grande piano di investimenti pubblici per infrastrutture e altre opere pari a 47 miliardi per i prossimi 15 anni", ha dichiarato i premier Gentiloni durante la conferenza stampa. "Gli investimenti pubblici sono decisivi per dare ossigeno alla ripresa e con questa fortissima iniezione di risorse, e con il completamento del codice degli appalti, abbiamo le condizioni per ripartire", ha evidenziato Gentiloni spiegando che "nel periodo immediato 2017-2019 le risorse aumenteranno del 15%".
Il premier ha però precisato: "Deve essere chiaro a tutti che, trattandosi di un programma di lungo periodo, non tutto sara' fatto nell'immediato. Siamo famosi nel mondo per le nostre infrastrutture e dobbiamo guardare anche in casa nostra sapendo che abbiamo gia' delle eccellenze".