CMC Ravenna lancia il nuovo piano industriale per consolidare il proprio posizionamento nel mercato infrastrutturale, puntando sopratutto all'estero. Ma decide anche di cambiare il vertice operativo con la revoca di tutte le deleghe fino ad oggi assegnate all’Amministratore Delegato Dario Foschini, affidando la gestione dell’azienda al Direttore Generale Roberto Macrì.?Massimo Matteucci resta Presidente della Cooperativa.
Il nuovo Piano 2015-17, approvato lo scorso 7 marzo nel corso dell'assemblea dei soci, ha come obiettivo il raggiungimento di un fatturato annuo di 1,3 miliardi di euro, trascinato dalle attività all’estero.
Portafoglio realizzato all'estero
Nel 2014 il gruppo Cmc ha un fatturato di circa 1,1 miliardi di euro, con una crescita del 6% rispetto al 2013 e una previsione di utile ante-imposte di circa 20 milioni di euro. ?Il portafoglio ordini, di quasi 3 miliardi di euro, si realizza per quasi il 60% all’estero : Africa Australe ed Orientale, Estremo Oriente, Algeria, Cina, Bulgaria, Cile, India, Nepal, Libano e USA.?Fra le principali acquisizioni del 2014 in Italia da registrare, tra le altre, le due commesse per la Circumetnea a Catania, la commessa per la metropolitana di Torino, quella per il cunicolo esplorativo della Tav sul territorio francese, la realizzazione dei padiglioni francese, thailandese e coreano all’Expo di Milano.?Per quanto riguarda l’estero le acquisizioni più importanti riguardano il Kenya (241 milioni per la diga di Itare), il Libano (150 milioni per il nuovo acquedotto di Beirut), gli Stati Uniti e l’Africa Australe.? A fine 2014 il personale complessivamente occupato nel gruppo Cmc, in Italia e all’estero, era di circa 9 mila unità.
Si tratta di un Piano di consolidamento e crescita molto impegnativo ma alla nostra portata – ha sottolineato il Presidente Massimo Matteucci – che un rinnovato gruppo dirigente saprà affrontare con determinazione e coesione.