Dal nuovo Allegato infrastrutture al Def (con una riduzione a 49 progetti selezionati per opere prioritarie), forse all'esame martedì prossimo del Consiglio dei ministri, al disegno di legge delega per la riforma del Codice degli appalti, ora al vaglio del Senato; dalla riforma della Legge obiettivo al nodo delle concessioni autostradali, sul quale l'Ue ha aperto una pre-procedura di infrazione sulla norma dello Sblocca Italia che prevede la proroga senza gara.
E poi ancora: il Piano dei porti e della logistica, già predisposto e in attesa di andare in Consiglio dei ministri; il Piano per gli aeroporti, ormai alle battute finali; il disegno di legge in materia di trasporto pubblico locale, pronto per l'esame in CdM; la riforma del Codice della strada, al vaglio del Parlamento; la privatizzazione di Ferrovie dello Stato.
Sono tanti i dossier aperti che passano in mano a Graziano Delrio, che ieri sera ha giurato come nuovo ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, dopo le dimissioni di Maurizio Lupi e il breve interim assunto dal premier Matteo Renzi.
ORTE-MESTRE. Il primo banco di prova per il neo ministro sarà la votazione alla Camera della mozione dell'on. Spessotto (M5S) per il ritiro del progetto preliminare della criticata infrastruttura autostradale che andrà a sostituire l'attuale tracciato della superstrada Orte Cesena E45 e della SS Romea. Si tratta di un opera in project financing del costo stimato di 9 miliardi. Visto l'insuccesso della Bre-Be-Mi le preoccupazioni dell'opinione pubblica sono evidenti.
ARCHITETTI (CNAPPC): PRIORITÀ ALLA RIGENERAZIONE URBANA SOSTENIBILE. “Mettere in atto senza indugi politiche per la rigenerazione urbana sostenibile, “riuso”, coordinate attraverso l’istituzione di una apposita Agenzia nazionale, come già esiste all’estero, ad esempio in Francia, che possa intervenire con denari pubblici per aiutare i processi di rigenerazione di Comuni e Regioni attraendo il capitale privato; adottare, dopo aver posto fine alla bulimia burocratica, il Regolamento edilizio unico che sia anch’esso finalizzato al riuso; dare vita alla tanto attesa Legge urbanistica; accelerare il varo del nuovo Codice degli Appalti”.
Sono queste le priorità che il Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori indica al neo ministro Delrio.
Il “riuso” - sottolinea il presidente degli architetti italiani, Leopoldo Freyrie - non è solo il primo obiettivo dei progettisti italiani ma è, soprattutto, un grande progetto d'investimento di idee e di denaro sulle città che può fare da volano per la ripresa del settore dell’edilizia, così duramente colpito dalla crisi. Ed è proprio la risposta alla crisi che gli italiani aspettano, per rimettere a posto gli 8 milioni di edifici che si avviano a fine vita, per risparmiare 25 miliardi all’anno di energia sprecata, per mettere le case in sicurezza da sismi e inondazioni. Lo è anche per realizzare spazi pubblici che ridiano il senso delle comunità, per creare le condizioni perché fioriscano idee, innovazione e impresa, per rilanciare il settore delle costruzioni ed agganciare, quindi, la ripresa.
Servono coraggio e lungimiranza - conclude Freyrie - che il neo ministro Del Rio, al quale vanno gli auguri degli architetti italiani per il nuovo compito che lo aspetta, ha dimostrato di avere in tutti gli incarichi istituzionali che ha ricoperto in questi anni.
PRIMO IN ITALIA AD ISTITUIRE IL
"SENSO UNICO ECCETTO BICI". Delrio è arrivato al MIT in sella ad una biciclettacon pedalata assistita, un segnale o forse solo una passione. Quello della mobilità
sostenibile è un tema caro a Delrio, che quando era sindaco di
Reggio Emilia fu il primo in Italia ad istituire il "senso unico
eccetto bici". Nell'ottobre 2012 aprì gli Stati generali della
Bicicletta convocando nella sua città una tre giorni di riflessione
con Legambiente, #salvaiciclisti e Fiab, sotto lo slogan "L'Italia
cambia strada".