Il Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini, ha istituito due Commissioni di studio, a cui partecipano esperti delle diverse materie oltre che rappresentanti dei Ministeri, per individuare soluzioni concrete volte a dotare il nostro Paese di infrastrutture moderne, sostenibili e resilienti alla crisi climatica, in linea con la nuova denominazione del Dicastero.
L’iniziativa ha l’obiettivo di favorire una visione sistemica che dovrà essere alla base dei prossimi investimenti nelle infrastrutture e nei trasporti, per coniugare lo sviluppo dei territori con la sostenibilità economica, sociale e ambientale. Il lavoro delle due commissioni guarda infatti al medio-lungo termine ed è quindi finalizzato ad accompagnare sia l’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, in linea con le indicazioni del programma Next Generation Eu e con il Green Deal europeo, sia le ulteriori opere che saranno finanziate con altre risorse europee e nazionali.
La prima Commissione - presieduta da Fabio Pammolli, professore ordinario di Economia e Management al Politecnico di Milano - riguarda il settore della finanza e ha l’incarico, come riporta il decreto istitutivo, di identificare nuovi strumenti finanziari per la realizzazione di interventi infrastrutturali, della mobilità e dell’abitare sostenibile, così da orientare anche i capitali privati al recupero del ritardo di cui soffre il nostro Paese. La Commissione dovrà anche proporre modelli di valutazione degli impatti economici, sociali e ambientali dei progetti avviati dal Ministero, in linea con le strategie di sviluppo sostenibile promosse dall’Agenda Onu 2030 e dall'Unione europea.
La seconda Commissione, che sarà guidata da Carlo Carraro, professore ordinario di Economia Ambientale presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia, ha l’incarico di individuare come le sfide derivanti dai cambiamenti climatici impattano e impatteranno sulle infrastrutture e i sistemi di trasporto, e di proporre iniziative per anticipare e mitigare i rischi ai quali il sistema infrastrutturale, anche a livello di singole città, è esposto, aumentandone resilienza e capacità di adattamento.
Entrambe le Commissioni dovranno completare i lavori e presentare apposite relazioni al Ministro entro sei mesi dalla data di insediamento. I componenti svolgono le attività a titolo gratuito, senza oneri per l’Amministrazione, ad eccezione di eventuali spese di missione per gli esperti.