“L’Italia sarà quello che sarà il Mezzogiorno, quindi la ripresa italiana sarà solida solo se il Mezzogiorno potrà effettivamente riprendere una strada di crescita. Le infrastrutture, da questo punto di vista, sono al servizio di questa crescita – non sono la crescita in sé – servono al servizio delle aree logistiche delle aree industriali del Mezzogiorno”.
Lo ha detto ieri il ministro delle Infrastrutture e Trasporti Graziano Delrio, rispondendo a una interrogazione alla Camera dei Deputati con la quale sono stati chiesti chiarimenti in merito alla realizzazione di opere infrastrutturali nel Sud Italia, con particolare riferimento al Masterplan per il Mezzogiorno, le cui linee guida sono state presentate pochi giorni fa (LEGGI TUTTO).
PROGRAMMA OPERATIVO NAZIONALE. “Noi abbiamo individuato e presentato proprio a Napoli l’altro giorno – ha ricordato Delrio - l’approvazione del programma operativo nazionale sulle infrastrutture approvato dalla Comunità europea di 1, 8 miliardi. Lì abbiamo riassunto quali sono i punti chiave, le connessioni delle aree logistiche con i porti e con gli interporti, la connessione dell’alta velocità ferroviaria Napoli-Bari-Taranto e l’attivazione dell’alta velocità in Sicilia, appunto, su cui abbiamo, rispettivamente, già disponibili oltre 4 miliardi e oltre 3,5 miliardi”.
INVESTIMENTI SUI PORTI. Il ministro ha parlato di “un programma di investimenti sui porti italiani. In questo momento, solo nei vari porti del Mezzogiorno indicherei una cifra abbastanza precisa dicendo che siamo su 1,3 miliardi di euro di investimenti in corso. Ovviamente, abbiamo cercato di accelerarli – e il caso di Taranto è un caso emblematico – ma anche presto credo che si noterà l’accelerazione nel porto di Napoli, perché nei nostri porti entra il 70 per cento delle merci e, in particolare, delle merci esportate dal Mezzogiorno verso i Paesi dell’Asia e del Mediterraneo e, dunque, i porti sono veramente la principale porta di uscita e di ingresso delle merci e, quindi, uno dei principali elementi di sviluppo positivo del Mezzogiorno”.
SVILUPPO DEGLI AEROPORTI DEL MEZZOGIORNO. Delrio ha citato anche il “piano di sviluppo degli aeroporti del Mezzogiorno. Abbiamo esempi di grande eccellenza, come l’aeroporto di Napoli, un aeroporto in ottima gestione, in continua crescita di passeggeri, con ottima accoglienza di livello internazionale. Abbiamo, poi, l’aeroporto di Catania, che sta crescendo a cifre importanti, e l’aeroporto di Palermo, a cui ho dato io personalmente, proprio due mesi fa, l’obiettivo di raggiungere 10 milioni di passeggeri, nei prossimi 10 anni, dai 5 attuali e, quindi, di potenziare e di rafforzare l’investimento infrastrutturale. In questi aeroporti e in questi porti importante sarà la connessione con la linea ferroviaria. Uno degli elementi molto importanti è, per esempio, riuscire a portare le merci dall’hub di Gioia Tauro sulla linea adriatica, dove non vi sono limitazioni di gallerie o di altro tipo, per il trasporto di merci lunghe e di alta cubatura e, quindi, dove potremmo trasportare container. I lavori sono in corso sulla linea Metaponto-Sibari-Paola e, quindi, anche lì stiamo cercando di potenziare, così come cerchiamo di potenziare tecnologicamente le due linee adriatica e tirrenica”.
Delrio ha precisato che “ovviamente il masterplan per il sud conterrà non solamente gli interventi infrastrutturali ma, come è stato riportato, appunto, e come sta coordinando la Presidenza del Consiglio, in maniera molto efficace, anche tutti i programmi di sviluppo e di stimolo all’impresa, che è il vero motore, crediamo, per la ripresa del Mezzogiorno”.