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Infrastrutture, via libera definitivo al regolamento “taglia-tempi”

Possibilità per il Governo di sostituirsi alle amministrazioni territoriali inadempienti

venerdì 29 luglio 2016 - Redazione Build News

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Via libera definitivo dal Consiglio dei ministri, nella riunione di ieri 28 luglio, al regolamento che introduce norme per la semplificazione e l’accelerazione dei procedimenti amministrativi, a norma dell’articolo 4 della riforma Madia della pubblica amministrazione (legge 7 agosto 2015, n. 124).

Il regolamento, da adottarsi mediante decreto del Presidente della Repubblica, recepisce le indicazioni dei pareri parlamentari e del Consiglio di Stato, nonché le modifiche oggetto dell’intesa in sede di Conferenza unificata.

POSSIBILITÀ PER IL GOVERNO DI SOSTITUIRSI ALLE AMMINISTRAZIONI TERRITORIALI INADEMPIENTI. I Comuni e le Regioni potranno individuare, con cadenza annuale, investimenti strategici di grande rilevanza finanziaria e forte impatto occupazionale per i quali richiedere alla Presidenza del Consiglio dei ministri una procedura accelerata. Non solo le infrastrutture ritenute più importanti, ma anche le attività imprenditoriali suscettibili di avere positivi effetti sull'economia o sull'occupazione: quindi anche le nuove fabbriche eccetera.

Ulteriori interventi potranno essere proposti dallo stesso Presidente del Consiglio, anche su segnalazione dei privati. In entrambi i casi spetterà al Consiglio dei ministri disporre il taglio dei tempi burocratici previsti per tutte le procedure autorizzatorie cui è sottoposto un investitore per aprire l’attività.

Un decreto di Palazzo Chigi, da presentare annualmente alla fine di marzo, individuerà le autorizzazioni oggetto dell'accelerazione. Sono previsti 30 giorni come termine di riferimento, allungabile a 90 giorni in alcuni casi. Qualora le amministrazioni territoriali non riescano a rispettare i nuovi termini, interviene il potere sostitutivo del Governo, che come detto deve essere deliberato dal Consiglio dei ministri, ascoltati i presidenti delle Regioni interessate, i quali prenderanno parte al CdM.

I CRITERI IN UN DECRETO DA EMANARE ENTRO 60 GIORNI. Entro due mesi sarà predisposto un decreto che definirà i criteri per l'individuazione delle opere e degli interventi da accelerare. Tale provvedimento passerà al vaglio della Conferenza Unificata.

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