Stamattina ha fatto molto scalpore la segnalazione, da parte del sito web del Corriere della Sera, della pubblicazione di un annuncio da parte di Gruppo Dimensione, importante azienda con sede nel torinese che vanta clienti di grande prestigio. La ricerca è indirizzata a un ingegnere civile cui si chiede il possesso di notevoli competenze, comprese linguistiche, oltre alla disponibilità alle trasferte all’estero. Peccato che la retribuzione susciti indignazione: appena 600 euro al mese.
Sull’argomento è intervenuto Armando Zambrano, Presidente del Consiglio Nazionale degli Ingegneri. “La sola idea che una società che vanta un’attività tanto vasta e di prestigio – ha detto - possa anche solo immaginare di offrire a un professionista qualificato, come un ingegnere civile, una somma del genere rappresenta francamente uno scandalo. Sono anni che il CNI ha concentrato gran parte delle sue energie nel trasmettere il messaggio che la professione, l’attività di tipo intellettuale, non possono andare incontro ad un simile abbassamento del corrispettivo, a nostro avviso inadeguato anche per lavoratori non così specializzati e qualificati. Notizie del genere non sono affatto episodiche. Lo Stato non può da un lato investire capitali, anche ingenti, nell’alta formazione dei professionisti e, dall’altro, consentire che determinate professionalità sia utilizzate a condizioni così mortificanti”.