È quanto prevede il punto 1 della mozione in 33 punti (IN ALLEGATO) approvata dagli Ingegneri riuniti nel 60° Congresso Nazionale che si è svolto a Venezia dal 30 settembre al 2 ottobre scorsi. Il tema del lavoro è stato ampiamente dibattuto nel Congresso, impegnando il Consiglio Nazionale degli Ingegneri ad operare per creare le condizioni favorevoli alla crescita delle opportunità di lavoro per i professionisti.
CARTA DEI SERVIZI PER GLI ISCRITTI. Il punto 2 della mozione impegna il Cni a “guidare e indirizzare il processo di riorganizzazione territoriale degli Ordini provinciali, conseguente all’iter di modifica in atto degli enti territoriali, tramite opportune iniziative presso il Ministero Vigilante, per giungere a soluzioni che tengano conto dell’attuale struttura degli Ordini, fondate sulla necessità di fornire ad essi servizi omogenei su tutto il territorio nazionale, e ad approvare quindi, tramite processi condivisi anche con gli Ordini territoriali, una Carta dei Servizi per gli iscritti” (LEGGI TUTTO).
MENO TASSE SUL LAVORO. Il punto 4 impegna il Consiglio nazionale a “promuovere l’obiettivo di ottenere una riduzione del costo del lavoro e contemporaneamente della tassazione per i professionisti, proponendo al Governo anche iniziative atte a sviluppare la libera professione ed il lavoro autonomo, essenziali nel percorso di crescita ed innovazione del Paese”.
RIFORMA DELL'ESAME DI STATO E DEL TIROCINIO. Occorre inoltre “mettere in campo opportune iniziative per la riforma della disciplina dell’Esame di Stato, il tirocinio, ed il percorso di laurea che assicuri anche la centralità del ciclo unico quinquennale” (punto 6).
GIUDIZIO DISCIPLINARE. È necessario poi “implementare e rendere in linea con le esigenze della società moderna il giudizio disciplinare presso i Consigli di Disciplina territoriali attraverso una semplificazione e aggiornamento della normativa, per la parte referente a normativa oggi ormai datata, anche utilizzando le moderne tecnologie. E’ opportuno, allo scopo, incentivare un maggiore raccordo e adeguate forme di coinvolgimento delle altre Professioni, nonché ottenere finalmente la approvazione e pubblicazione del Testo Unico sulla professione di Ingegnere” (punto 12).
NUOVI CRITERI AMBIENTALI MINIMI PER LE COSTRUZIONI. Il Cni punta inoltre ad “ottenere che il Governo faccia proprie le proposte normative del CNI miranti a dettare nuovi criteri ambientali minimi per le costruzioni. A tal fine sarà opportuna una partecipazione attiva e propositiva nel governo e nella salvaguardia del territorio, con particolare riferimento al contenimento del consumo del suolo e della rigenerazione urbana e territoriale, e della pianificazione logistica e portuale” (punto 13).
RIFORMA DEL CODICE APPALTI. Si impegna anche a “vigilare affinché le norme sugli appalti pubblici ed in particolare sui servizi di ingegneria ed architettura, attualmente in discussione al Parlamento, tengano in adeguato conto le proposte degli Ingegneri, in particolare circa la centralità del progetto ed il fattore di scala relativamente alle fasi progettuali. A tal fine risulta essenziale che gli estensori dei progetti abbiano le medesime competenze tecniche, siano essi dipendenti pubblici o liberi professionisti” (punto 14).
DECRETO PARAMETRI. Il Consiglio nazionale insisterà “presso le Autorità - anche grazie alla proficua collaborazione instauratasi con l’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) - affinché ci sia il pieno rispetto del Decreto Ministeriale 143/2013 per la determinazione dei corrispettivi da porre a base d’asta per l’affidamento dei servizi di ingegneria ed architettura, censurando prassi distorsive ed illegittime in atto presso molti committenti pubblici, che pubblicano bandi irrispettosi di tali corrispettivi, a tutto discapito della pubblica incolumità e della qualità del progetto finale” (punto 15).
PROPOSTE FISCALI. La mozione prevede anche l'impegno a “promuovere l’accoglimento delle proposte fiscali, elaborate dal CNI e dalla Rete delle Professioni Tecniche con riguardo ai professionisti, che - come affermato nella precedente mozione - hanno come punti nevralgici la deducibilità delle spese sostenute per l’aggiornamento professionale, una rimodulazione del concetto di autonoma organizzazione ai fini dell’assoggettabilità dei professionisti all’IRAP, nonché forme di detrazione dei costi sostenuti dai cittadini e dalle imprese per interventi rivolti alla messa in sicurezza delle abitazioni civili, delle strutture e degli impianti” (punto 17).
POLIZZA PROFESSIONALE COLLETTIVA AD ADESIONE VOLONTARIA. Il punto 19 prevede l'attivazione da parte del Cni “presso le società assicurative per giungere alla predisposizione di una proposta di polizza professionale collettiva ad adesione volontaria a favore degli iscritti” (LEGGI TUTTO).