La Federazione araba degli ingegneri ed il Sindacato degli ingegneri egiziani hanno ospitato l’Assemblea costitutiva dell’Associazione delle organizzazioni istituzionali degli Ingegneri del Mediterraneo, tenutasi il 21 e il 22 maggio al Cairo. Il Ministro delle risorse idriche Mohammed Abdulati ha aperto i lavori e l’ex Ministro della ricerca scientifica Sheriff Hamad ha tenuto una lecture sul valore e le prospettive della iniziativa.
L’associazione è lo sviluppo del network nato a Lecce l’8 marzo del 2014, su iniziativa del Consiglio Nazionale degli Ingegneri sotto gli auspici dell’Assemblea dei parlamenti del mediterraneo (PAM) e con la collaborazione di WFEO (Federazione Mondiale delle Organizzazioni di Ingegneri) e dell’RMEI (Réseau Méditerranéen des Ecoles d’Ingénieurs).
Hanno formalmente aderito le rappresentanze nazionali degli ingegneri dei paesi riuniti nella Federazione araba degli ingegneri FAE (Federation arab engineers) e di tutti i paesi europei anche attraverso le Associazioni europee ECEC (European Council Engineering Chambers), ECCE (European Council of Civil Engineers) e lo stesso RMEI.
ADOTTATO LO STATUTO E ELETTE LE CARICHE DIRETTIVE. L’Assemblea ha adottato lo statuto dell’associazione ed ha eletto le cariche direttive per il prossimo triennio. Tra esse il Presidente Adel al Adithi (Segretario generale Federazione araba degli ingegneri) ed il Segretario generale Nicola Monda (Incaricato degli esteri del CNI).
Avviati anche tavoli di lavoro che, con la partecipazione congiunta di ingegneri arabi ed europei, approfondiranno problemi vitali per l’area del Mediterraneo quali: Energia ed energie rinnovabili; Ambiente; Infrastrutture e costruzioni; Formazione e qualificazione professionale degli ingegneri.
L'Italia – spiega Nicola Monda, Consigliere CNI incaricato degli Affari Esteri e promotore della iniziativa - che ha una posizione geograficamente invidiabile quale paese europeo più vicino ai paesi dell'Africa e del Medio Oriente, può e deve svolgere un ruolo importante per favorire la creazione di una comunità mediterranea. In questa prospettiva, è utile che le classi dirigenti di tutte le nazioni mediterranee trovino luoghi di incontro per condividere problemi e soluzioni ed anche riscoprire i valori comuni culturali.
Gli ingegneri, soprattutto nei paesi non europei, spesso svolgono un ruolo importante, anche in posizioni di governo. Avere creato un luogo di incontro tra di essi, non solo come ingegneri, ma come delegati delle rappresentanze istituzionali dell’ingegneria che, in particolare nelle nazioni arabe, hanno un rilevante peso politico, è stato particolarmente apprezzato ed ha posto l’ingegneria italiana in una posizione di rilievo nell'area del mediterraneo.
Ora occorre proseguire nel lavoro avviato. Abbiamo già registrato una richiesta di adesione di rappresentanze istituzionali di ingegneria dei paesi africani, in particolare della Nigerian Society of Engineers, che vedono l’associazione come un luogo adeguato per portare il loro contributo tecnico ai lavori dei tavoli tematici e connettersi con le rappresentanze della ingegneria in Europa.
Un primo incontro dell’Executive board e dei Chairman dei tavoli tecnici è previsto a Roma nel settembre 2016. La seconda assemblea EAMC, organizzata dalla Technical Chamber of Greece, si terrà a Creta nel maggio 2017.