Il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, di concerto con il Ministero dell'Economia e delle Finanze, ha pubblicato il decreto – IN ALLEGATO – che individua, per il 2017, i settori e professioni caratterizzati da un tasso di disparità uomo-donna che supera almeno del 25 per cento la disparità media uomo-donna, sulla base delle elaborazioni effettuate dall'Istat in relazione alla media annua del 2015.
I settori e le professioni individuati sono elencati rispettivamente nelle tabelle A e B e rilevano - limitatamente al settore privato - ai fini della concessione degli incentivi di cui all'articolo 4, comma 11, della legge 28 giugno 2012, n. 92 per l'anno 2017.
II tasso di disparità medio è stato rilevato, per l'anno 2015, in misura pari al 9,8%. La soglia sopra la quale un settore o una professione è caratterizzato da un tasso di disparità uomo-donna superiore di almeno il 25 per cento del valore medio è pari a 12,3%. I settori e le professioni che hanno registrato un tasso di disparità inferiore a tale livello non sono riportati.
COSTRUZIONI. Dalle tabelle risulta che nel settore delle costruzioni il tasso di disparità tra maschi e femmine è all'83,1% nel 2015.
PROFESSIONI TECNICHE. Per quanto riguarda le professioni tecniche in campo scientifico, ingegneristico e della produzione, il tasso di disparità è pari al 71,3%.
INGEGNERI E ARCHITETTI. Tra gli ingegneri, gli architetti e le professioni assimilate la disparità tra uomini e donne è al 62,5%.