È in programma mercoledì 21 gennaio, a partire dalle ore 9:30, presso il Tempio di Adriano a Roma, l'Assemblea Nazionale degli Ingegneri dal titolo “Ingegneri al lavoro. Crescita, innovazione, nuove tutele”.
Un momento pubblico per presentare proposte e soluzioni da mettere in campo quanto prima: crescere individuando le leve della ripresa, investire in infrastrutture moderne, essere competitivi pur in uno scenario globale fortemente critico.
Un confronto aperto con il mondo politico, ormai avviato da tempo, che, in questa fase di profondo cambiamento per il Paese, vuole proseguire la discussione propositiva con quelli che sono gli interlocutori privilegiati: il ministro della Giustizia Andrea Orlando, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Sandro Gozi, il Vice ministro Infrastrutture e Trasporti, Riccardo Nencini, Cosimo Ferri, sottosegretario alla Giustizia, Enrico Zanetti, Sottosegretario Economia e Finanze.
L’Assemblea si articolerà in un talk evento, moderato dal vice direttore del Tg La7, Andrea Pancani, che affronterà i temi dell’innovazione nel comparto strategico dell'Ict, ma anche dell'investimento in infrastrutture moderne ed efficaci e, infine, della tutela del lavoro, specie quello autonomo. Verrà presentata una ricerca predisposta dal Centro Studi del CNI, che sarà alla base della discussione tra i relatori presenti all’assise. L'occupazione, dunque, al centro del dibattito per innestare un vero e proprio volano di crescita per il Paese.
In Italia sono oltre 500mila gli ingegneri attivi nel mercato, di cui 240mila iscritti all'albo professionale.
L'Italia - sottolinea il Consiglio Nazionale degli Ingegneri (CNI) - ha necessità di essere più efficiente, ma anche di sburocratizzare e semplificare meccanismi normativi ormai farraginosi. Obiettivi chiari e concreti, fondamentali per la categoria degli ingegneri, terza forza professionale del Paese, alle prese con un contesto di mercato e di regole decisamente drammatico. Non solo l'inesorabile flessione, negli ultimi sei anni, del reddito medio dei liberi professionisti, ma anche una pressione fiscale insostenibile, la difficoltà del recupero dei crediti, specie nella Pubblica Amministrazione, nonché l'articolato sistema di regole e norme. Aspetti ai quali diventa quanto mai necessario dare risposte certe.