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Ingegneri iscritti all’Albo: il punto sullo stato di implementazione della Piattaforma sulla Formazione

Da febbraio ad oggi la Fondazione CNI ha gestito la posizione di 132.631 ingegneri, oltre 34mila richieste di assistenza e processato più di 9mila istruttorie

lunedì 7 dicembre 2020 - Redazione Build News

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La formazione è da sempre tra le linee di intervento prioritarie del Consiglio Nazionale Ingegneri. A questo scopo è stata approntata una nuova Piattaforma formazione, la cui gestione e sviluppo sono stati affidati alla Fondazione CNI. Oggi sono disponibili i dati che consentono di fare il punto sullo stato di implementazione della piattaforma e sull’attività di verifica sulle autocertificazioni presentate dagli iscritti.

Attualmente risultano registrati alla nuova Piattaforma formazione (www.formazionecni.it) 132.631 ingegneri. Un risultato notevole, considerato che questa cifra supera leggermente il numero di utenti che hanno avuto accesso almeno una volta nella vecchia piattaforma in tutto il periodo compreso tra il 2014 e il 2019 (circa 130.000 ingegneri).

Dal 1° febbraio 2020 ad oggi, il personale della Fondazione ha gestito oltre 34.000 richieste di assistenza (ticket) inviate tramite la piattaforma formazione da parte di Iscritti, Ordini e Provider. Le istruttorie processate sono state più di 9.000. A ciò si deve aggiungere la gestione delle oltre 50 richieste di assistenza che pervengono quotidianamente anche tramite telefono e mail. Insomma, è stata garantita assistenza a tutti gli utenti.

Nel dettaglio, circa il 50% delle richieste di assistenza ha riguardato l’invio del documento di identità; il 14% circa sono derivate dall’utilizzo di indirizzi email differenti in fase di registrazione, dall’utilizzo di indirizzi PEC, dalla errata digitazione del codice fiscale o dell’indirizzo email etc; il 13% ha riguardato le nuove modalità di presentazione dell’Autocertificazione; il 13% dei ticket è correlato al mancato riscontro dei CFP posseduti nella vecchia piattaforma; il restante 10% dei casi attiene ad istanze provenienti da Provider e Ordini nonché da richieste degli Iscritti di modifica di errori presenti nell’Albo Unico.

Altra importante attività è stata quella di verifica sulle autocertificazioni presentate dagli Iscritti relativamente all’aggiornamento informale legato all’attività professionale dimostrabile (art. 5.2. Testo Unico 2018) per l’anno 2019 e 1° quadrimestre 2020. Dal 14 aprile e fino al 31 luglio 2020 hanno presentato l’autocertificazione per l'aggiornamento informale 102.534 ingegneri. Tutte le autocertificazioni sono state sottoposte a validazione con sistemi automatici. Su un campione di 24.681 autocertificazioni è stata poi svolta una verifica puntuale, caso per caso.

All’esito delle verifiche automatizzate, sono state accertate non conformi alle regole e procedure, previste dal Regolamento e dal Testo Unico 2018, 1.704 autocertificazioni. 3.256 sono risultate solo parzialmente conformi. Tuttavia, in considerazione del perdurare della situazione emergenziale, del cambiamento delle modalità di presentazione delle autocertificazioni con l’implementazione della nuova piattaforma e dell’attività di controllo svolta per la prima volta, il CNI ha deciso di riconoscere anche a questi ingegneri 15 CFP per il 2019 e 5 per il primo quadrimestre 2020.

Un numero limitato, però, di autocertificazioni non si è potuto comunque accogliere, annullando i CFP già accreditati.

Infine, la Fondazione CNI ha svolto un’attività di verifica sulle richieste di CFP informali per Pubblicazioni e altre attività qualificate nell’ambito dell’ingegneria (art 5.3. Testo Unico 2018). Le richieste processate sono state 9.204. A differenza di quanto previsto per l’autocertificazione dell’aggiornamento informale, per questa tipologia di istanze è stata gestita dagli uffici della Fondazione CNI un'istruttoria per ogni pratica presentata. All’esito delle 9.204 istruttorie svolte, sono risultate conformi al Testo Unico 2018, e quindi accettate con relativo riconoscimento dei CFP, 7.797 istanze. Sono, invece, risultate non conformi pertanto senza assegnazione di CFP, 1.407 istanze.

Queste cifre testimoniano il grande lavoro svolto per le attività di verifica e, soprattutto, supporto agli iscritti, dal CNI, dai suoi uffici e dalla Fondazione CNI, il cui obiettivo per i prossimi mesi sarà quello di avviare una nuova fase di sviluppo della Piattaforma per rispondere alle esigenze degli Ordini e degli Iscritti ancora rimaste inevase.

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