Tecnologie innovative

Innovazioni per l’energia solare e l’accumulo: i finalisti degli award di The smarter E

Il 30 giugno saranno premiati i progetti vincitori di The smarter E AWARD, ees AWARD e Intersolar AWARD

mercoledì 10 giugno 2020 - Redazione Build News

smarter e

The smarter E, la piattaforma mondiale di innovazione per nuove soluzioni energetiche, riunisce eventi e tematiche sul nuovo panorama energetico. Digitalizzazione e decentralizzazione cambiano durevolmente il mondo energetico e la costante crescita dell'energia prodotta da fonti volatili e rinnovabili richiede nuovi concetti e soluzioni per produzione, accumulo, distribuzione e utilizzo efficienti dell'energia. Moduli solari ad alte prestazioni, innovative tecnologie per celle e potenti inventer sono alcuni dei prodotti che hanno permesso ai finalisti di qualificarsi per l'Intersolar AWARD. Ma anche le batterie e i sistemi di accumulo sono componenti importanti del nuovo scenario energetico futuro, contribuendo a un approvvigionamento dell'energia intelligente, sostenibile e conveniente. Questo lo spirito che ha guidato la giuria ees AWARD nel nominare i prodotti e le soluzioni più all'avanguardia.

THE SMARTER E AWARD 2020
I finalisti di The smarter E AWARD 2020 presentano modelli di business innovativi e progetti all’avanguardia per un settore energetico sostenibile.
La categoria “Outstanding Projects” si concentra su progetti realizzati nei settori energia solare, accumulatori, elettromobilità e gestione dell’energia. Sono la migliore dimostrazione che le energie rinnovabili, i sistemi di accumulo e l’elettromobilità continuano la loro avanzata in tutto il mondo, evolvendo in tecnologie fondamentali per il nuovo scenario energetico. 

  • Phaesun GmbH (Germania): nell’ambito del progetto di sviluppo e innovazione dell’Unione europea “REvivED Water” è stato installato uno speciale impianto di desalinizzazione e depurazione per l’acqua salmastra. Il sistema,a bassa manutenzione e alimentato a energia solare e basato su un processo di elettrodialisi, è una fonte di acqua potabile al servizio di 300 abitanti e nomadi nel villaggio di Beyo Gulan nel deserto del Somaliland.
  • Solar Chernobyl LLC (Ucraina): Solar Chernobyl è una centrale solare da 1 MW. È il primo impianto fotovoltaico su un’area radioattiva contaminata, a soli 100 metri dal quarto blocco di reattori della centrale nucleare di Chernobyl. Con questo progetto il consorzio ucraino-tedesco Rodina-Enerparc promuove lo sviluppo economico della zona di Chernobyl in modo sostenibile ed ecologico. 

I prodotti e le soluzioni dei finalisti della categoria “Smart Renewable Energy” comprendono, da un lato, soluzioni intersettoriali per ottimizzare l’utilizzo del fotovoltaico nella svolta energetica in termini di calore e mobilità. Dall’altro particolare attenzione è dedicata alla gestione operativa intelligente degli impianti solari in sinergia con altri sistemi di generazione e utenze, con un occhio di riguardo per la stabilizzazione della rete. Alcuni sistemi offrono persino servizi di rete. In questo modo gli impianti fotovoltaici spesso non sono più soluzioni locali a isola, ma assumono sempre più le caratteristiche di elementi centrali della rete elettrica.

  • Fronius International GmbH (Austria): Fronius Solhub è una soluzione per la produzione, l’accumulo e l’utilizzo di idrogeno verde direttamente presso l’utenza. L’idrogeno viene utilizzato per alimentare i veicoli con celle a combustibile. Se necessario può essere nuovamente generata elettricità con una cella a combustibile fissa. Anche il calore generato durante la produzione e la conversione in elettricità può essere utilizzato direttamente in loco.
  • greentec development GmbH (Austria):  ha sviluppato la soluzione software raicoon, definita il primo centro operativo autonomo al mondo per le energie rinnovabili. La soluzione si basa su intelligenza artificiale e apprendimento automatico per il funzionamento decentrato e autonomo degli impianti di generazione. Rispetto agli strumenti di puro monitoraggio, raicoon non si distingue per le funzioni di visualizzazione e di controllo, bensì prende decisioni (parzialmente) automatizzate sulla base di dati ed eventi.

EES AWARD 2020
Ees è il principale salone dedicato alle batterie e ai sistemi di accumulo energetico e quindi una piattaforma di settore per fornitori, produttori, rivenditori e utilizzatori professionisti di soluzioni di accumulo energetico stazionarie e sistemi a batteria.

Il settore mobile e quello stazionario sono sempre più interconnessi: i moduli batteria e i sistemi delle applicazioni mobili molto spesso vengono installati in forma modificata in accumulatori stazionari, anche con finalità di riuso. I sistemi di immagazzinamento più grandi si declinano in una vasta gamma di applicazioni, molto spesso anche come buffer di rete per le stazioni di ricarica rapida dei veicoli elettrici. Ulteriori sviluppi sono evidenti nel campo dei sistemi di controllo, della gestione dell’energia e del ricorso a metodi di apprendimento automatico. Per quanto concerne i sistemi di accumulo più piccoli, le innovazioni interessano soprattutto la disposizione e il cablaggio, al fine di ridurre al minimo l’impegno richiesto per installatori e utilizzatori.

  • ads-tec Energy GmbH (Germania): con l’aiuto di “Mobile High Power Charger (MHPC)” si può approntare una stazione di ricarica rapida temporanea senza vincoli di posizione per veicoli elettrici, per esempio in occasione di eventi. Tramite lo standard Combined Charging System 2 (CCS2) il semirimorchio può ricaricare contemporaneamente dieci veicoli elettrici fino a 320 KW ciascuno. La capacità di stoccaggio di questa soluzione di ricarica mobile è di 1,9 megawattora (MWh). Anche la ricarica del sistema stesso avviene in meno di quattro ore su una rete trifase a 400 volt con una capacità fino a 500 KW.
  • ZnR Batteries SAS (Francia): “Zinium”, una batteria ricaricabile zinco-aria per applicazioni stazionarie, è ecologica e sicura. La batteria può essere riutilizzata al 95% ed è disponibile da 20 a 200 kWh.


INTERSOLAR AWARD 2020
Intersolar è la fiera leader mondiale dedicata all'industria solare e ai suoi partner. È incentrata sui settori fotovoltaico, solare termico, centrali solari nonché infrastrutture di rete e soluzioni per l'integrazione di energie rinnovabili.

  • NanoPhos SA (Grecia): il rivestimento fotocatalitico “SurfaShield G” a base di nanoparticelle di biossido di titanio realizzato dalla NanoPhos può essere applicato sia durante la produzione dei moduli fotovoltaici che successivamente sui moduli già installati. Il rivestimento anti-sporco e autopulente aumenta il rendimento energetico degli impianti fotovoltaici, riducendo al tempo stesso in modo significativo la necessità di pulizia.

Mentre per i wafer monocristallini si stanno affermando bordi lunghi 166 millimetri, sul mercato appaiono già wafer con lunghezza di 210 millimetri. L’obiettivo è quello di ottenere un aumento significativo delle prestazioni per cella a costi di produzione per unità simili. Di conseguenza si stanno diffondendo moduli con potenze che vanno dai 450 ai 550 watt. Le sfide a livello di modulo risiedono nell’aumento delle dimensioni e del peso, che potrebbero mettere in difficoltà i sistemi costruttivi consolidati, ma anche nelle fotocorrenti significativamente più elevate. L’impiego di semi-celle e in alcuni casi anche di celle solari divise in 3 continua quindi ad aumentare. A livello di cella si pone la questione di quale tecnologia utilizzare per continuare ad aumentare l’efficienza. Mentre le tecnologie tandem sono ancora agli inizi, molti costruttori stanno attualmente sviluppando la tecnologia TOPCon (Tunnel Oxide Passivated Contact) in volumi di produzione di diversi gigawatt. 

  • Trina Solar AG (Svizzera): il modulo Vertex fornisce una potenza di oltre 500 W. Merito di 50 celle solari, che presentano una lunghezza dei bordi alla fonte di 210 millimetri. Per mantenere basse le perdite di resistenza, i wafer, che sono quasi il 70-80 per cento più grandi delle dimensioni standard, vengono divisi in tre con un processo che non comporta danni. Inoltre tra le singole celle c’è solo un piccolo spazio di 0,5 millimetri. Tutto ciò permette al modulo Vertex di raggiungere un’efficienza del 21 per cento.

Per le centrali fotovoltaiche prosegue la tendenza verso inverter di stringa con elevate prestazioni e densità di potenza notevolmente aumentate. Un’evoluzione resa possibile dall’impiego di tensioni in corrente alternata di 690 volt e oltre. Sono in fase di sviluppo sofisticati inverter ibridi destinati agli edifici residenziali, che garantiranno un’alimentazione elettrica di backup di alta qualità in caso di guasti alla rete pubblica. Ci sono sviluppi nell’elettronica di potenza anche per le reti in corrente continua pura che consentono l’integrazione diretta dei sistemi fotovoltaici oltre ai piccoli sistemi off- grid. 

  • Ampner Ltd. (OY) (Finlandia): l’inverter “Ampner ACETM 300 PV” per parchi fotovoltaici con tecnologia da 1500 V convince con una potenza nominale fino a 333 kVA, accompagnata da una straordinaria densità di potenza. La suddivisione in Main Unit e Connection Unit riduce l’impegno del personale installatore. L’inverter è anche estremamente resistente alle alte e basse temperature e può essere utilizzato fino a un’altitudine di 4.000 metri.
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