L'Arpa Toscana è tra gli autori di un articolo presentato al 22° International Congress on Sound and Vibration svoltosi a Firenze lo scorso mese di luglio, e che raccoglie – nell'ambito del progetto Life Gioconda (i GIOvani CONtano nelle Decisioni su Ambiente e salute) - i risultati delle campagne di misura del rumore effettuate per la caratterizzazione dell'esposizione degli studenti alle sorgenti di rumore esterne ed interne.
Il progetto Life Gioconda si propone di stimolare gli studenti ad intraprendere azioni che potrebbero migliorare l’ambiente in cui vivono e a permettere loro di dialogare sulle azioni da intraprendere con le amministrazioni locali.
AREE COINVOLTE DAL PROGETTO. Le aree coinvolte dal progetto sono: Ravenna, Valdarno Inferiore, Napoli e Taranto. Una delle fasi previste dal progetto è quella delle misure di esposizione al rumore e dei parametri di acustica edilizia che sono state effettuate in 3 aule in ciascuna delle otto scuole coinvolte (una scuola media e una superiore per area progettuale).
I DATI. I dati di esposizione sono disponibili solo per le scuole del Valdarno e di Napoli: tutte le quattro scuole monitorate superano i limiti previsti dalla propria zona (55 dB (A) di livello diurno). Tuttavia, le due scuole medie sono in condizioni peggiori rispetto alle due superiori e in generale la scuola superiore in Valdarno, non essendo in un contesto urbano, è meno rumorosa. Le sorgenti esterne risultano fondamentali in tutte le scuole e in ogni caso superano i limiti di legge: tuttavia, presso l’istituto superiore del Valdarno la maggior parte del rumore è causato dagli stessi studenti, soprattutto durante il momento dell’apertura e della chiusura della scuola. Diversamente, i valori interni variano molto a seconda della posizione della classe rispetto alla strada principale. Inoltre i parametri di acustica edilizia disponibili per le scuole di Ravenna, Valdarno e Napoli hanno mostrato gravi carenze: l'isolamento infatti non è rientrato nei valori minimi attesi per l'edilizia scolastica e il riverbero misurato nelle scuole di Napoli e Valdarno è risultato essere quasi sempre inidoneo all'apprendimento a causa di soffitti alti e grandi superfici vetrate.
A VOLTE BASTANO SOLUZIONI SEMPLICI E A BASSO COSTO. I risultati mostrati in questo lavoro confermano che il rumore nelle scuole è un problema serio che non dovrebbe essere trascurato dalle amministrazioni locali, in quanto coinvolge un alto numero di soggetti minorenni vulnerabili e anche l'ambiente di lavoro di molti insegnanti. L’educazione necessita di un buon ambiente per l'apprendimento e l'ascolto, per cui è necessaria una buona qualità del suono. A volte, soluzioni semplici e a basso costo potrebbero essere efficacemente implementate; non è infatti sempre vero che la mitigazione costosa delle sorgenti di rumore esterne è la soluzione più efficace. Può accadere che le peggiori fonti di inquinamento acustico siano la struttura delle classi stesse e le fonti interne: una buona manutenzione di porte e finestre potrebbe ad esempio migliorare l'isolamento, così come l'installazione di controsoffitti contribuirebbe anche all'abbassamento del riverbero.