Dal report è emerso che nell'anno scorso si è assistito a un profliferarsi di divisioni aziendali dedicate, a una crescita del 90% annuo dei finanziamenti ricevuti dalle startup del settore, e ad una entrata in campo digrandi player globali. A un mercato trainato dai 'dispositivi' tradizionali che utilizzano la connessione tramite rete cellulare, va sommato quello delle applicazioni che si appoggiano a tecnologie di comunicazione diverse, come Wireless M-Bus, WiFi, Reti Mesh Low Power, Bluetooth Low Energy, pari a 400 milioni di euro.
Gli ambiti che traineranno il mercato IoT
SMART CAR
Il segmento automobilistico rappresenta il 55% del totale degli oggetti connessi tramite Sim e il 38% del mercato, in crescita più del 50% sia per diffusione che per valore di mercato. E le 4,5 milioni di auto connesse in Italia, principalmente grazie a box Gps/Gprs per la localizzazione del veicolo e la registrazione dei parametri di guida a scopo assicurativo, sono destinate ad aumentare in modo esponenziale.
SMART HOME
Negli ultimi 3 anni le start-up sono cresciute del 40%
Cresce, poi, il segmento della Smart Home che "con applicazioni di videosorveglianza, sistemi di antintrusione e di telecontrollo degli impianti di climatizzazione e riscaldamento rappresenta l'8% degli oggetti e il 23% del mercato. "Nell'ultimo triennio – nota l’Osservatorio del Politecnico – sono cresciute del 40% le startup che offrono soluzioni per la Smart Home e nello stesso periodo l'entità dei finanziamenti erogati da investitori istituzionali è cresciuta del 270%.
Gli abitanti vogliono la casa intelligente
E a crescere è anche, e sopratutto, l'interesse dei consumatori. La ricerca rivela che un proprietario su quattro dispone già di almeno un oggetto intelligente per la sua abitazione e uno su due abbia intenzione di acquistarne in futuro. Le applicazioni più desiderate sono quelle che portano benefici tangibili, come quelle per la sicurezza, che interessano al 47% dei proprietari, o per il risparmio energetico: il 46% è interessato a soluzioni per la gestione del riscaldamento, il 33% per il monitoraggio consumi energetici e il 31% per la gestione da remoto degli elettrodomestici. L'interfaccia preferita dagli utenti è l'App (69%), ma cresce l'interesse anche nei confronti dei cosiddetti “wearable”: il 41% dei proprietari vorrebbe in futuro poter monitorare e gestire gli oggetti intelligenti presenti in casa tramite dispositivi indossabili.
Manca ancora l'integrabilità dei dispositivi
SMART CITY
Un segmento ancora potenziale ma in netto sviluppo
Tutti i benefici delle città intelligenti
Ma, avverte la ricerca, i potenziali benefici sono enormi: un’adozione pervasiva di soluzioni per l’illuminazione intelligente, per la gestione della mobilità e per la raccolta rifiuti potrebbe far risparmiare complessivamente ogni anno in Italia 4,2 miliardi di euro e migliorare la vivibilità delle città, tagliando l’emissione di 7,2 milioni di tonnellate di CO2 ed evitando l’equivalente di quasi 5 giorni l’anno per ogni utente della città in coda nel traffico sulla propria auto oppure alla ricerca di un parcheggio libero.