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Interruzioni sulle reti di distribuzione dell’energia elettrica: nuova pubblicazione dell'Autorità

L'Arera ha pubblicato le tabelle relative agli indicatori di continuità del servizio di distribuzione dell'energia elettrica relativi alle interruzioni lunghe (superiori a 3 minuti), brevi (da 1 secondo a 3 minuti) e transitorie (inferiori ad 1 secondo) per l'anno 2016

venerdì 9 marzo 2018 - Redazione Build News

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L'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente ha pubblicato le tabelle relative agli indicatori di continuità del servizio di distribuzione dell'energia elettrica relativi alle interruzioni lunghe (superiori a 3 minuti), brevi (da 1 secondo a 3 minuti) e transitorie (inferiori ad 1 secondo) per l'anno 2016, così come disposto dal Testo integrato della regolazione output-based dei servizi di distribuzione e misura dell'energia elettrica, per il periodo di regolazione 2016-2023 (TIQE). Tali indicatori sono comunicati all'Autorità dalle imprese distributrici, e da questa sottoposti a controlli secondo un programma annuale di verifiche ispettive, nell'ambito della regolazione incentivante basata su premi e penalità.

Per gli utenti in bassa tensione i dati si riferiscono ad imprese distributrici con più di 5.000 utenti e considerano le interruzioni (lunghe, brevi e transitorie) avvenute sulle reti di distribuzione per tutte le cause di guasto ad esclusione delle interruzioni attribuite a forza maggiore.

Nelle tabelle 1, 2 e 3 le imprese distributrici sono ordinate in base al numero medio di interruzioni per utente in bassa tensione, rispettivamente per i comuni con più di 50.000 abitanti, per quelli con numero di abitanti compreso tra 5.000 e 50.000 e per quelli con meno di 5.000 abitanti.

Nelle tabelle 4, 5 e 6 le imprese distributrici sono ordinate in base alla durata complessiva (minuti persi) delle interruzioni per utente in bassa tensione, rispettivamente per i comuni con più di 50.000 abitanti, per quelli con numero di abitanti compreso tra 5.000 e 50.000 e per quelli con meno di 5.000 abitanti.

Da tali tabelle risulta che:

- Per gli oltre 10 milioni di clienti che vivono nei comuni con oltre 50.000 abitanti il 67% subisce mediamente meno di 3 interruzioni (lunghe o brevi o transitorie), il 33% da 3 a 6 interruzioni. Per quanto riguarda la durata delle interruzioni, circa il 38% dei clienti ha avuto in media disservizi complessivamente inferiori a 25 minuti, il 62% ha subito interruzioni dai 25 a 50 minuti.

- Per gli oltre 18 milioni di utenze situate nei comuni di media grandezza, con oltre 5.000 fino a 50.000 abitanti, il 19% delle utenze subisce mediamente meno di 3 interruzioni nell'anno, il 34% da 3 a 6 interruzioni, il restante 47% oltre 6 interruzioni. Per quanto riguarda la durata, il 16% delle utenze subisce interruzioni per oltre 50 minuti e il 53% dai 25 ai 50 minuti mentre il 31% degli utenti ha interruzioni per meno di 25 minuti.

- Sempre per quanto riguarda le interruzioni, nei comuni più piccoli sotto i 5.000 abitanti, su oltre 8 milioni di utenze, il 76% subisce oltre 6 interruzioni in un anno; il 21% da 3 a 6 interruzioni, e la percentuale di clienti che ha avuto mediamente meno di 3 interruzioni è inferiore all' 3%. Quanto alla durata delle interruzioni, poco più del 5% delle utenze in media ha perso meno di 25 minuti, il 58% da 25 a 50 minuti, il restante 37% oltre i 50 minuti.

- In generale, considerando la ripartizione geografica, anche nel 2016 gli utenti che hanno subito il numero minore di disservizi sono concentrati nel Nord Italia, mentre gli utenti che hanno avuto il numero maggiore di disservizi si collocano principalmente nelle regioni del Centro-Sud.

Per gli utenti in media tensione i dati si riferiscono ad imprese distributrici con più di 25 utenti e considerano le interruzioni avvenute sulle reti di distribuzione per tutte le cause di guasto di responsabilità dell'impresa distributrice.

Nella tabella 7 le imprese distributrici sono ordinate in base alla percentuale di utenze in media tensione per le quali sono rispettati gli standard di continuità definiti dall'Autorità per le interruzioni lunghe e brevi o le soglie di continuità per le interruzioni transitorie.

In particolare, in ben 28 province, concentrate esclusivamente nel Nord Italia, fanno eccezione le province di Isernia, L'Aquila, Livorno, Macerata, Pistoia e Prato il 100% degli utenti MT serviti ha subito un numero di interruzioni lunghe e brevi inferiore agli standard definiti dall'Autorità; in 12 province concentrate esclusivamente al Sud e nelle isole, ed un distributore che serve una piccola porzione della provincia di Trento, la percentuale di utenti MT che hanno subito interruzioni al di sotto degli standard definiti dall'Autorità è inferiore al 75%. Per un distributore che serve la provincia di Barletta-Andria-Trani tale percentuale è pari all'8%.

Per quanto riguarda le interruzioni transitorie, sono 22 le province, concentrate esclusivamente al Nord, fanno eccezione le provincie di Ancona, Livorno e Pistoia che hanno assicurato alla totalità dei propri utenti un numero di interruzione al di sotto della soglia identificata dall'Autorità; sono invece 25 le province in cui la percentuale degli utenti con un numero di interruzioni transitorie al di sotto della soglia è inferiore al 75%. Per un distributore che serve la provincia di Barletta-Andria-Trani tale percentuale è pari all'8%. La scheda ha carattere divulgativo e non provvedimentale.

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