Il Consiglio dei Ministri del 10 gennaio 2023, su proposta del Presidente Giorgia Meloni e del Ministro per la protezione civile e le politiche del mare Nello Musumeci, ha approvato un decreto-legge che prevede interventi urgenti in materia di protezione civile e di ricostruzione a seguito di eventi calamitosi.
Il testo introduce misure urgenti per garantire la continuità, la tempestività, la semplificazione e l’efficacia dell’attività di ricostruzione nelle zone dell’Italia centrale colpite dai terremoti del 2009 e del 2016, anche attraverso l’estensione alla ricostruzione post-sisma de L’Aquila di talune misure di semplificazione già previste in materia di appalti per l’attuazione dei progetti PNRR.
PROTEZIONE CIVILE, INSEDIATO GRUPPO LAVORO SEMPLIFICAZIONE PREVENZIONE E RICOSTRUZIONE. Ricordiamo che il 22 dicembre 2022 si è insediato a Palazzo Chigi il gruppo di lavoro interministeriale per la semplificazione legislativa in materia di prevenzione e ricostruzione in caso di calamità. Il gruppo, voluto dal premier Meloni, e presieduto dal ministro Musumeci, è composto dai rappresentanti dei Dicasteri dell'Interno, dell'Ambiente, dell'Agricoltura, delle Infrastrutture e dai rappresentanti di Regioni, Province, Comuni e Isole minori, oltre che del Dipartimento della Protezione civile e di “Casa Italia”.
L'obiettivo di lavoro è quello di giungere ad una proposta di semplificazione normativa della materia legata al contrasto al rischio idrogeologico, di mitigazione del rischio sismico e di altri rischi naturali e antropici.
Se burocratizziamo anche questa delicata materia - ha dichiarato il ministro Musumeci nella sua introduzione - non ci sarà speranza per arrivare ad una concreta prevenzione strutturale sul nostro territorio nazionale. Da una vera e propria giungla di norme e regolamenti bisogna passare a poche leggi chiare e di facile interpretazione, che consentano procedure celeri nella progettazione e nell'esecuzione delle opere di mitigazione del rischio. Non è concepibile che, a fronte di significative risorse mai spese, si debba continuare a piangere vittime innocenti.
Dal canto suo il direttore del Dipartimento, Fabrizio Curcio, ha ricordato come il codice di Protezione civile rappresenti una sintesi delle competenze dei singoli enti territoriali, pur nella necessità di essere aggiornato e rivisto su alcuni aspetti specifici.
Il gruppo di lavoro è tornato a riunirsi ai primi di gennaio nell'intento di giungere alla formulazione della proposta finale entro un paio di mesi.