Una proposta di lavoro che, a partire dalla revisione qualitativa degli standard urbanistici, favorisca e stimoli gli interventi di rigenerazione di pezzi di città, per uscire dalla dimensione “micro” degli ecobonus.
A presentarla, al convegno di oggi “Nuovi standard per nuovi bisogni” a Urbanpromo, l’Istituto Nazionale di Urbanistica, come parte del “Progetto Paese” che l'INU illustrerà al suo ventinovesimo Congresso in programma a Cagliari il 29 e il 30 aprile 2016 (LEGGI TUTTO).
RAFFORZARE SU SCALA URBANA LE DETRAZIONI FISCALI. L'idea è quella di rafforzare su scala urbana le detrazioni fiscali per l'efficienza energetica e le ristrutturazioni, riducendo invece lo sconto negli ambiti che non sono coinvolti nei processi di trasformazione complessa.
NUOVI STANDARD MATERIALI E IMMATERIALI. Proteggere e progettare gli ambiti territoriali e urbani per mantenere, generare e integrare in modo equilibrato le funzioni sociali, economiche, culturali comporta oggi anche ripensare ai diritti da garantire nella trasformazione della città esistente. A ciò si riferisce la declinazione di nuovi standard, materiali e immateriali, per la funzionalità ecosistemica degli ambienti favorevoli allo svolgimento delle attività umane.
NUOVE DOTAZIONI PUBBLICHE. Le nuove dotazioni pubbliche sono le reti ecologiche che ospitano la mobilità lenta e permettono la riproduzione di biodiversità, le opere di bonifica e di difesa dei suoli, la riduzione degli inquinamenti, i servizi dell’abitare sociale, la produzione energetica.
METODI OPERATIVI. L'Inu propone metodi operativi per azioni di rigenerazione urbana, ove si uniscono gli interventi edilizi e quelli urbanistici e si collegano responsabilità pubbliche e private per città inclusive e ambientalmente risanate. I destinatari sono molteplici: la Pubblica Amministrazione, i soggetti privati che operano nella rigenerazione urbana e nell’housing sociale, i professionisti che cooperano per la produzione di valori ambientali e sociali come impatti di tali azioni.