“Ribadisco: è l’Adepp per prima ad avere interesse per un quadro normativo chiaro e certo, un così lungo periodo di incertezza e di norme talvolta contradditorie non è stato sicuramente un fatto positivo. Proprio per ovviare alla mancanza di un quadro certo, ci siamo dotati di un codice di autoregolamentazione che ha già recepito al 90 per cento le indicazioni previste nel regolamento per la previdenza complementare della Covip, previste dal decreto 166 del 2014. Certo essendo un codice di auto-regolamentazione non sono previste sanzioni, ma non sono i controlli a preoccuparci, piuttosto la loro efficacia, perché quelli ci sono già e tuttavia non hanno prevenuto quei casi per cui è dovuta intervenire la giustizia penale. Casi di cui rispondono i singoli e che non sono evidentemente prevedibili con una norma in un decreto”.
A dirlo è il presidente dell’Adepp, Alberto Oliveti, commentando la notizia di un’imminente pubblicazione del regolamento sugli investimenti delle Casse professionali, così come previsto dal decreto legge 98/2011.
Alla luce dell’esperienza maturata con il codice di autoregolamentazione che ci siamo dati – prosegue Oliveti – l’auspicio è che il regolamento non contenga norme che ci obblighino a soggiacere al codice degli appalti, perché per nostra esperienza questo ingesserebbe eccessivamente il sistema, col rischio di favorire un cartello composto da chi è abituato a muoversi nei meandri delle normative italiane ed escludendoci dalla possibilità di accedere a grandi investitori internazionali che non sono interessate alle pastoie delle normative nazionali. La stessa Covip nella sua ultima relazione al Mef chiede un regolamento sufficientemente flessibile da consentire ai singoli enti l’adozione di scelte gestionali autonome e responsabili in ragione delle rispettive specificità.