Oltre il 50% del consumo finale di energia in Germania è riconducibile al più grande settore del consumo energetico nazionale: il riscaldamento. Solo attuando un ammodernamento tecnologico dei circa 14 milioni di impianti di riscaldamento obsoleti si potrebbe quasi dimezzare il consumo di energia in Germania, che equivarrebbe a ben il 15% del consumo finale di energia della nazione.
L’industria tedesca del riscaldamento, che fa capo alla Bundesverband der Deutschen Heizungsindustrie / BDH (Associazione federale dell'industria del riscaldamento), punta su una doppia strategia basata sull’efficienza e sulle energie rinnovabili. A ciò si aggiunge la necessità di disporre di un’ampia gamma di fonti energetiche e tecnologie per raggiungere gli ambiziosi obiettivi. A ISH 2017, che si svolgerà a Francoforte dal 14 al 18 marzo 2017, l’industria tedesca del riscaldamento proporrà soluzioni per affrontare le sfide legate alla tutela del clima e delle risorse naturali. Vediamone alcune.
Power-to-heat
Il sistema power-to-heat prevede un impiego massiccio di elettricità da fonti rinnovabili nel settore del riscaldamento e può presentarsi come opzione singola con l’utilizzo di una pompa di calore o come sistema ibrido composto da una pompa di calore e un generatore di calore per la copertura del carico massimo. Il power-to-heat presuppone inoltre la digitalizzazione della tecnologia di riscaldamento e il collegamento digitale del sistema di riscaldamento alla rete elettrica per sfruttare tariffe flessibili.
A ISH saranno presentati sistemi che combinano un impianto fotovoltaico montato sul tetto di una casa, per sfruttare l’energia autoprodotta, a una pompa di calore, un accumulatore di energia e un accumulatore termico. Un sistema di gestione dell’energia garantisce il collegamento digitale di tutti i componenti. Questi sistemi possono inoltre coprire in parte anche il carico elettrico domestico e permettono di caricare un’automobile elettrica davanti alla porta di casa.
L’elettricità nel mercato del riscaldamento
Oltre al power-to-heat, l’elettricità proveniente da fonti rinnovabili può essere trasformata in idrogeno mediante il processo di elettrolisi in caso di picchi dell’offerta. Tramite la metanizzazione dell’idrogeno ora è possibile immettere energia nella rete di fornitura del gas già esistente. Quest’ultima permette di trasportare l’energia fino all’area dell’edificio desiderata e funge da sistema di accumulo. Il metano diventa così più ecologico, nonché una fonte energetica accumulabile da utilizzare per far fronte ai picchi di richiesta nel mercato del riscaldamento, ovvero durante le giornate in cui non c'è né sole, né vento e le temperature scendono al di sotto dello zero.
Soluzioni alternative sono il power-to-liquid e le quote biogene, ugualmente utilizzabili come fonti energetiche accumulabili per il mercato del riscaldamento del futuro. Come già in passato, e sempre più in futuro, il legno come fonte energetica svolgerà un ruolo importante nel mercato del riscaldamento come materia prima rinnovabile e con neutralità di CO2 e servirà anche a compensare i picchi di domanda.
Trai i sistemi che accoppiano efficienza e fonti energetiche rinnovabili rientra idealmente anche un impianto solare termico per il trattamento dell’acqua potabile, ovvero un sistema di integrazione al riscaldamento, combinato con moderni accumulatori termici.