Ultime notizie

Ispra: in sei mesi consumati 5 mila ettari di suolo

Dal Rapporto presentato alla Camera emerge che dagli anni ‘50 al 2016, il consumo di suolo nazionale è passato dal 2,7% al 7,6%, con una crescita del 184%

giovedì 22 giugno 2017 - Redazione Build News

1_a_b_rapporto-ispra-consumo-suolo-q-a

Da novembre 2015 a maggio 2016, nonostante la crisi economica che ne ha rallentato la velocità, l’Italia ha consumato quasi 30 ettari di suolo al giorno, per un totale di 5 mila ettari di territorio. Come se in pochi mesi avessimo costruito 200.000 villette.

Pur con una velocità ridotta, che si attesta quest’anno sui 3 m2 al secondo, il consumo di suolo continua inesorabilmente ad aumentare cancellando, al 2016, 23 mila km2 (pari alla dimensione di Campania, Molise e Liguria messe insieme), il 7,6% del territorio nazionale. E il futuro non è roseo. Le previsioni dell’ISPRA, che ha ipotizzato gli scenari di trasformazione del territorio italiano al 2050, parlano, nel migliore dei casi (interventi normativi significativi e azioni conseguenti che possano portare a una progressiva e lineare riduzione della velocità di cambiamento dell’uso del suolo), di una perdita di ulteriori 1.635 km2, di 3.270 km2 in caso si mantenesse la bassa velocità di consumo dettata dalla crisi economica e di 8.326 km2 nel caso in cui la ripresa economica riportasse la velocità al valore di 8 m2 al secondo registrato negli ultimi decenni.

A fornire le stime del fenomeno, sia al 2016 che in previsione al 2050, è l’ISPRA che presenta oggi in conferenza stampa presso la Camera i dati del rapporto sul consumo di suolo del Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente (SNPA), una raccolta di dati aggiornati, prodotti con un dettaglio a scala nazionale, regionale e comunale, grazie all’impegno del SNPA, che vede ISPRA insieme alle Agenzie per la protezione dell’ambiente delle Regioni e delle Province Autonome, in un lavoro congiunto di monitoraggio.

CRESCITA DEL 184%. Dal Rapporto emerge che dagli anni ‘50 al 2016, il consumo di suolo nazionale è passato dal 2,7% al 7,6%, con una crescita del 184%.

Le colate di cemento continuano ad interessare zone a pericolosità sismica (oggi è ricoperto oltre il 7% nelle aree a pericolosità alta e quasi il 5% in quelle a pericolosità molto alta), idraulica (oltre 257.000 ettari, l’11% del totale del suolo artificiale nazionale) e da frana (circa l’11,8% del totale nazionale, con un incremento medio dello 0,2%), fascia costiera (con un aumento dell’impermeabilizzato nella fascia sotto i 300 metri, pari allo 0,15% a livello nazionale) aree protette (32.800 ettari di territorio consumato ed un aumento di ulteriori 48 ettari tra il 2015-2016) e parchi nazionali (nell’Arcipelago di La Maddalena e nel Parco nazionale del Circeo).

REGIONI. In tutto sono 15 le regioni che hanno perso una percentuale di suolo superiore al 5%; tra queste Lombardia, Veneto (entrambe con oltre il 12%) e Campania (oltre il 10%), mentre gli incrementi maggiori in valori assoluti, sono avvenuti in Lombardia (648 ettari di nuove superfici artificiali), Sicilia (585 ettari), e Veneto (563).

PROVINCE. Quella di Monza e della Brianza è la provincia con la percentuale più alta di consumo di suolo rispetto al territorio amministrato (oltre il 40%), con una crescita ulteriore, tra il 2015 e il 2016, di 22 ettari. Seguono Napoli e Milano (oltre il 30%), Trieste, Varese, Padova e Treviso. Tra queste, l’incremento maggiore si registra nella provincia di Treviso (186 ettari tra il 2015 e il 2016, il valore più alto a livello nazionale).

COMUNI. Nei comuni italiani la crescita percentuale maggiore delle superfici artificiali è avvenuta a Calcio (in provincia di Bergamo, cresciuto del 9,5%), Oschiri (Olbia-Tempio, 7,4%), Altivole (Treviso, 6,9%), confermando che sono spesso comuni piccoli o medio piccoli che mostrano una maggiore tendenza a consumare suolo.

Montalto di Castro (in provincia di Viterbo, con 65 ettari di nuovo consumo di suolo tra il 2015 e il 2016), Eboli (Salerno, 57 ettari), Roma (54 ettari) e Alcamo (Trapani, 52 ettari) sono i comuni dove l’incremento è stato maggiore in valore assoluto. Tra i comuni con più di 150.000 abitanti, gli incrementi maggiori sono a Roma, quindi a Torino e Bologna.

Ogni italiano ha a disposizione una percentuale di suolo “sano”. Il picco di suolo libero per abitante si ha nel comune di Briga Alta (provincia di Cuneo) con oltre 1.300.000 m2 disponibili per ognuno dei suoi 39 abitanti, e in altri comuni montani poco abitati e con vasti spazi naturali. La maglia nera del 2016 va invece ad alcuni comuni della Provincia di Napoli, che registrano dagli 8 m2/ab ai 23 m2/ab di suolo non consumato.

Il Rapporto è disponibile sul sito web dell’ISPRA www.isprambiente.gov.it

REALACCI: VARARE LA LEGGE AL SENATO PER FERMARE IL CONSUMO DI SUOLO E FAVORIRE RIUSO URBANO E EDILIZIA DI QUALITA’. “Il consumo di suolo”, ha dichiarato il presidente della commissione Ambiente della Camera, Ermete Realacci, “resta un'urgenza per il nostro territorio e una priorità per la politica anche se il fenomeno è migliorato, scendendo da 7 a 3 metri quadri al secondo come ci dice il prezioso rapporto del Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente (SNPA) realizzato dall’Ispra insieme alle Arpa. Pertanto mi auguro che il Senato vari entro la legislatura la legge per il contenimento del consumo di suolo e la difesa delle aree agricole già approvata dalla Camera nel maggio 2016.

Un provvedimento i cui obiettivi sono azzerare il consumo di suolo entro il 2050 e incentivare da subito, anche fiscalmente, la rigenerazione urbana e l’edilizia di qualità, favorire il costruire sul costruito puntando su risparmio energetico, sicurezza e qualità.

Una legge che va nella direzione indicata anche dall’Europa e che va affiancata anche da politiche adeguate, in particolare nel fronte delle infrastrutture e dell’edilizia. Occorre cambiare verso a questi settori dando priorità, come sta già facendo il ministro Delrio, alla manutenzione e al potenziamento delle infrastrutture esistenti e alle opere utili. Da una nuova edilizia legata alla qualità, al recupero, all’efficienza energetica e alla sicurezza antisismica, oltre che una riduzione del consumo di suolo può venire una spinta al rilancio dell’economia interna insieme a una riduzione dei consumi energetici e dell’inquinamento delle nostre città. Lo scorso anno, come emerso da una recente indagine di Cresme e Symbola, il credito di imposta per le ristrutturazioni e l’ecobonus hanno generato 28,2 miliardi di euro di investimenti e attivato 419 mila posti di lavoro tra diretti e indotto. A questi strumenti si è aggiunto il “sisma bonus” che consente il recupero sino all’85% delle spese per la messa in sicurezza antisimica degli edifici.

E’ questa la strada che ci consente di incrociare difesa del territorio e sicurezza dei cittadini, sviluppo e occupazione, innovazione e bellezza.

Idrogeno verde, una soluzione per l'energia del futuro. Ma oggi è ancora troppo caro

L'obiettivo crescita sostenibile è raggiungibile attraverso l'utilizzo dell'idrogeno verde. Ma al momento... Leggi


Bonus elettrodomestici green, spunta il nuovo contributo per rendere la casa più efficiente

Il governo ha allo studio l'introduzione di un nuovo bonus elettrodomestici, che... Leggi

Potrebbe interessarti
Ultime notizie
Emissioni di gas serra: trend in calo in quasi tutti i settori

Ispra: nonostante l’andamento positivo, le emissioni di gas serra in Italia negli...



Iscriviti alla newsletter di Build News

Rimani aggiornato sulle ultime novità in campo di efficienza energetica e sostenibilità edile

Iscriviti

I più letti sull'argomento


Ultime notizie copertina articolo
Legge di Bilancio 2018: novità su Iva 10% per i beni significativi

La fattura emessa dal prestatore che realizza l’intervento di recupero agevolato deve...

Dello stesso autore


Ultime notizie
Salva Milano, la Camera approva la proposta di legge

Per consentire il superamento dei limiti di altezza e volumetrici per interventi...

Progetti
Fascicolo Sanitario nazionale: si entra nella fase 2.0

Il terzo incontro del convengo che promuove l’uso dell’FSE si è tenuto...

Prodotti
Dispositivi per impianti idrici versatili ed efficienti

Le soluzioni SOCLA di Watts sono pensate per la regolazione e la...