L'Istat rende noto che “nel quarto trimestre 2015, sulla base delle stime preliminari, l'indice dei prezzi delle abitazioni (IPAB) acquistate dalle famiglie, sia per fini abitativi sia per investimento, diminuisce dello 0,2% rispetto al trimestre precedente e dello 0,9% nei confronti dello stesso periodo del 2014 (era -2,3% nel trimestre precedente).
La progressiva riduzione dell'ampiezza della flessione tendenziale dei prezzi delle abitazioni si conferma anche nel quarto trimestre del 2015, grazie soprattutto alle abitazioni esistenti, i cui prezzi, dopo il -2,8% del terzo trimestre, hanno registrato un calo pari all'1,0% nel quarto. I prezzi della abitazioni nuove sono diminuiti su base annua dello 0,5% (era -0,9% nel terzo trimestre).
Pertanto, il differenziale in valore assoluto tra la variazione tendenziale dei prezzi delle abitazioni esistenti e quella dei prezzi delle abitazioni nuove si riduce, portandosi a 0,5 punti percentuali (da 1,9 del trimestre precedente).
Il ribasso congiunturale è dovuto sia alla diminuzione dei prezzi delle abitazioni nuove (-0,5%) e, in misura più contenuta, al calo di quelli delle abitazioni esistenti (-0,1%).
In media, nel 2015, i prezzi delle abitazioni diminuiscono del 2,4% rispetto al 2014 (quando la variazione media annua era stata pari a -4,4%). Il calo è imputabile a una flessione del 2,8% dei prezzi delle abitazioni esistenti (dopo il -5,2% del 2014) e dell'1,3% dei prezzi di quelle nuove (era -2,2% nel 2014).
Il ridimensionamento del calo in media d'anno dei prezzi delle abitazioni si è manifestato in presenza di segnali di ripresa dei volumi compravenduti (+6,5% è l'incremento registrato per il 2015 dall'Osservatorio del Mercato Immobiliare dell'Agenzia delle Entrate per il settore residenziale).
Rispetto al 2010, nel 2015 i prezzi delle abitazioni sono diminuiti del 13,9% (-1,2% per le abitazioni nuove, -18,9% le esistenti)”.
CASA.IT: NEI PRIMI TRE MESI DEL 2016, TRA LE CITTÀ METROPOLITANE SEGNO POSITIVO PER FIRENZE (+0,8%) E ROMA (+0,6%). LE CITTÀ CHE SOFFRONO MAGGIORMENTE SONO NAPOLI (-3,6%) E GENOVA (-1,9%). I dati diffusi oggi dell'Istituto nazionale di statistica sono confermati anche dalla rilevazione effettuata da Casa.it (www.casa.it), che a fine 2015 ha registrato un calo più contenuto (-1,9%) dei prezzi degli immobili residenziali in offerta sul mercato.
Se il 2015 ha visto dunque una piccola inversione di tendenza, cosa accade nei primi tre mesi del 2016 sul fronte dei prezzi? “I primi tre mesi dell’anno confermano questo trend - afferma Alessandro Ghisolfi, responsabile del centro Studi di Casa.it -. La variazione tendenziale rispetto ai primi 3 mesi del 2015 denota un rallentamento della discesa dei valori pari a -0,3%. Si registrano le prime inversioni di tendenza sui valori a Firenze (+0,8%) e Roma (+0,6%). Mentre, le città che soffrono ancora sono Napoli (-3,6%) e Genova (-1,9%). Calo, ma più contenuto, per Torino (-1,3%), Milano (-1,1%) e Palermo (-0,8%). Prezzi stabili a Bologna (-0,1%). Tra le città più care si evidenziano Milano (3.900 €/mq), Roma (3.600 €/mq) e Firenze (3.340 €/mq).”