“In un quadro di indebolimento della ripresa globale, l'economia italiana è attesa evolversi a ritmi moderati anche nel primo trimestre del 2016. Segnali positivi provengono dal settore dei servizi e dalle costruzioni a fronte di una dinamica meno favorevole nell'industria”.
Così l'Istat nella nota mensile sull’andamento dell’economia italiana, che evidenzia come nel quarto trimestre 2015 “il prodotto interno lordo, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, è aumentato dello 0,1% su base congiunturale e dell’1% in termini tendenziali, confermando la tendenza - registrata nel corso dell’anno - ad un progressivo rallentamento della crescita congiunturale”.
RIPRESA NELLE COSTRUZIONI. L’aumento degli investimenti “è derivato dal proseguimento della fase espansiva dei mezzi di trasporto (+8,7% la variazione congiunturale) e dalla ripresa nelle costruzioni (+0,9%) mentre gli investimenti in macchinari hanno continuato a rallentare (-0,1%)”.
Nelle costruzioni “i risultati positivi registrati in T4 2015 per il valore aggiunto e gli investimenti trovano conferma nei dati sul clima di fiducia: a febbraio migliorano i giudizi sugli ordini e/o piani di costruzione e le attese sull’occupazione sia per la costruzione di edifici, sia per l’ingegneria civile”.
SERVIZI. Nell’ultimo trimestre del 2015 il valore aggiunto dei servizi “ha mostrato un lieve miglioramento (+0,1%), a riflesso della crescita congiunturale delle attività finanziarie e immobiliari (rispettivamente +0,9% e +0,6%) e del calo delle attività professionali e di supporto (-1,1%). A febbraio i giudizi delle imprese dei servizi di mercato si mantengono stabili rispetto a gennaio mentre migliorano i giudizi delle imprese delle vendite al dettaglio”.
PROSPETTIVE DI BREVE TERMINE. Il modello di previsione di breve periodo dell’Istat “estende al primo trimestre del 2016 l’attuale fase di moderata crescita. La variazione congiunturale del Pil reale attesa per T1 è lievemente positiva (+0,1%), con un intervallo di confidenza compreso tra -0,1% e +0,3%”.
All’incremento del Pil “contribuirebbero positivamente i consumi privati, a fronte di un apporto negativo della domanda estera netta e dei consumi pubblici mentre la dinamica degli investimenti (al lordo delle scorte) risulterebbe sostanzialmente piatta. In questo scenario, la crescita acquisita per il 2016 è pari allo 0,4%”.